(Arv) Venezia 14 nov. 2024 - La Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (Lega- LV), ha ospitato oggi in audizione il Tenente Colonnello Umberto Geri, Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, Alessandro Millo, Direttore dell’Ispettorato di Area Metropolitana di Venezia, e Sabrina Gaeta, Responsabile dell’Unità di Raccordo Regionale dell’Ispettorato di Area Metropolitana di Venezia, al fine di individuare caratteristiche, azioni di prevenzione e contrasto, ipotesi di collaborazione interistituzionale utili ad arginare il fenomeno del Caporalato in Veneto.
Il presidente Zanoni ha commentato le audizioni osservando che “esse si sono rivelate davvero interessanti e utili al lavoro della commissione, in quanto abbiamo appreso, direttamente da coloro che effettuano i controlli in materia di lavoro, che il fenomeno del Caporalato, soprattutto nell’ultimo anno e pur a fronte di dati ancora incompleti, risulti in crescita. Questo, attesta la bontà dell’intuizione avuta dalla Quarta commissione quando ha deciso di approfondire la tematica del Caporalato che, come affermato dagli auditi, è emergente. Proprio i soggetti ascoltati oggi ci hanno portato alcuni dati significativi: nel 2023, in Veneto, sono stati controllati 1500 aziende e circa 5 mila lavoratori; tra i lavoratori controllati, è emerso come il 10% fosse ‘in nero’, mentre è stata sospesa l’attività del 18% delle aziende controllate; ci sono state 58 denunce per Caporalato negli ultimi due anni”.
“Abbiamo inoltre ricevuto una ulteriore conferma su quali siano i settori più vulnerabili sul fronte dello sfruttamento dei lavoratori: il manufatturiero, in particolare il tessile, l’agricoltura e l’edilizia – ha proseguito Zanoni – Dinnanzi a questo quadro allarmante, i soggetti auditi hanno sottolineato come sia estremamente importante che chi venga a conoscenza di attività o movimenti sospetti faccia denuncia alle Forze dell’Ordine o ai NIL – Nuclei Ispettivi del Lavoro dei Carabinieri, al fine di dare il via ai dovuti controlli ed eventualmente adottare i provvedimenti opportuni”.
Il vicepresidente Bet ha posto l’accento sulla “notevole attività ispettiva che annualmente viene portata avanti dalle Forze dell’ordine e dall’Ispettorato del Lavoro: sono mediamente controllate 1500 aziende e 5 mila lavoratori; all’interno di questi dati, circa il 10% risultano ‘lavoratori sommersi’. Gli interventi degli auditi sono stati molto interessanti e le loro valutazioni per contrastare il fenomeno del Caporalato in Veneto saranno raccolte nel nostro Dossier che farà sintesi del ciclo di audizioni svolte”.