Veneto

CRV - Ok al giudizio di meritevolezza sul passaggio di San Vito da Vigonza a Noventa Padovana

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Consiglio Veneto, via libera dell’aula al giudizio di meritevolezza sul progetto di legge relativo al passaggio della frazione di San Vito da Vigonza a Noventa Padovana

(Arv) Venezia 19 nov. 2024 - Il Consiglio Veneto ha dato oggi a maggioranza il proprio ok al giudizio di meritevolezza e all’individuazione delle popolazioni interessate al referendum consultivo relativi al progetto di legge regionale n. 284 di iniziativa della Giunta rubricato “Variazioni delle circoscrizioni comunali dei Comuni di Vigonza e Noventa Padovana della Provincia di Padova”, relatore, il presidente della Prima commissione dell’assemblea legislativa Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore, la vicepresidente della stessa Commissione Chiara Luisetto (Partito Democratico).
In sintesi - come ricordato anche dal relatore, che ha ringraziato l’assessore regionale Francesco Calzavara, la struttura di Giunta competente in materia di enti locali e l’ufficio legislativo del Consiglio - il Pdl in questione prende in esame la procedura di variazione, avviata dai rispettivi consigli comunali e che prevede la celebrazione di un referendum consultivo, della circoscrizione territoriale del comune di Vigonza a seguito del distacco della frazione di San Vito e dell’incorporazione della medesima frazione nel territorio di Noventa Padovana, nonché l’incorporazione di altre porzioni del territorio di Noventa Padovana, ubicate a nord del Brenta (fiume che attraversa le zone interessate) in quello di Vigonza. A tale scopo, il Consiglio è tenuto a pronunciarsi sia sul preliminare giudizio di meritevolezza circa la prosecuzione dell’iter legislativo del Pdl n. 284, sia sull’individuazione delle popolazioni interessate dal referendum, ovvero - come è emerso nel corso dei lavori preparatori svolti nella Prima commissione consiliare, che ha analizzato anche una serie di pronunciamenti della Corte costituzionale - i circa mille elettori della frazione di San Vito. A favore del passaggio di San Vito da Vigonza a Noventa e della celebrazione di un referendum che interessi la popolazione della località, si sono espressi la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini, il vicepresidente dell’assemblea Enoch Soranzo (Fratelli d’Italia), il consigliere Stefano Giacomin e il capogruppo Giuseppe Pan (Lega-LV) il quale, in particolare, ha affermato che, per questo tipo di procedure, potrebbero essere sufficienti anche i pronunciamenti dei soli consigli comunali.
La vicepresidente Luisetto, nel corso della correlazione, ha ripercorso la procedura svolta in Prima commissione soffermandosi “Sulla valutazione del perimetro della popolazione interessata dal referendum, tenuto conto, ad esempio, che l’incorporazione di San Vito comporterà un aumento del 12% della popolazione di Noventa e ciò potrà avere dei riflessi sulla qualità dei servizi erogati dal comune in ragione dell’incremento degli abitanti, aspetto da cui potrebbe discendere l’interesse di tutta la popolazione di Noventa, non solo della popolazione di San Vito, di essere consultata. Appare inevitabile, inoltre, mettere mano alla legge regionale in argomento, un impianto legislativo che non appare più adeguato e che costringe a procedere ‘caso per caso’, con margini di discrezionalità: il riferimento è alla vicenda di Santa Caterina d’Este, dove per motivi politici non è stato permesso alla popolazione di un comune di partecipare alla fusione, e alla brutta vicenda di Arsiero e Laghi, dove un mercimonio di territorio è stato preferito a un naturale percorso di fusione. Crediamo sia giunto il tempo di ridefinire la cornice programmatoria per non esporre a rischi e fragilità quei provvedimenti ai quali si ritiene di dare sostegno”. Alcuni dei temi sollevati dalla vicepresidente Luisetto sono stati ripresi con diverse sfumature anche dal portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni, dai capigruppo di Europa Verde Renzo Masolo, de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, che ha espresso il proprio voto favorevole al giudizio di meritevolezza, e del Pd Vanessa Camani che, preannunciando il voto d’astensione del gruppo, ha stigmatizzato “L’assenza di programmazione, a fronte di altre situazioni territoriali e di altre comunità che potrebbero trovarsi nella condizione di San Vito”.
Al termine della discussione generale è intervenuto l’assessore Calzavara che, come i consiglieri, ha ringraziato l’ufficio legislativo del Consiglio per il lavoro svolto, e ha sottolineato, ricordando in particolare gli interventi dei colleghi di maggioranza, il principio “Dell’ascolto dei cittadini, in particolare dei cittadini di San Vito che da anni chiedono di passare al comune di Noventa Padovana, e dei consigli comunali, che si sono espressi in maniera chiara su una fattispecie che rappresenta un unicum non solo in Veneto, ma anche a livello nazionale, trattandosi di un territorio staccato dalla circoscrizione d’origine in forza della deviazione di un fiume, una situazione che da un lato non consente di individuare dei precedenti che fungano da fonte di ispirazione, ma che permette comunque di dare la parola ai cittadini che hanno manifestato, attraverso una raccolta firme, la volontà di appartenere a Noventa Padovana, comune che sarà in grado, come in parte ha già fatto in questi anni, di continuare a fornire i servizi che ha sempre erogato”.

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