Presentato in Consiglio Veneto “Pedala ancora, sempre con il cuore” di Gianluca Santacatterina e Vittorio Zirnstein. Zecchinato (Lega-LV): “Dai proventi del libro, un aiuto alle persone che soffrono di disturbi alimentari e ai loro familiari”
(Arv) Venezia 28 nov. 2024 - Presentato questa mattina a Venezia, nella sala stampa Oriana Fallaci di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il libro di Gianluca Santacatterina e Vittorio Zirnstein “Pedala ancora, sempre con il cuore”, opera seconda degli autori che segue il precedente volume #pedalaconilcuore, un’ode alla bicicletta e al valore della vita che narra la malattia di Gianluca attraverso la penna di Vittorio, alternando paura, speranza e riscatto; come nella precedente occasione, anche con “Pedala ancora, sempre con il cuore” parte delle royalties su questo libro saranno devolute all’associazione Midori (www.associazione-midori.it) che dà sostegno alle persone che soffrono di disturbi alimentari e ai loro familiari.
“Si resta ammirati davanti all’esperienza di Gianluca - ha ricordato il consigliere Marco Zecchinato nel portare i saluti del Presidente del Consiglio Veneto, nonché vicepresidente della lega ciclistica professionisti italiani, Roberto Ciambetti, e dell’assessore regionale Manuela Lanzarin - uomo che si definisce fortunato nonostante si sia ritrovato improvvisamente in terapia semi intensiva per due settimane per problemi cardiaci senza sintomi, problemi e dolori inaugurando così un’esperienza fatta di interventi medici e plurime operazioni. La lezione che esce dalla sua esperienza di vita è straordinaria, come importante è il rapporto con l’associazione Midori che affronta realtà purtroppo un forte crescita: quella dei disturbi alimentari, malattie psichiatriche complesse che stanno vedendo un drammatico abbassamento dell’età di sviluppo di queste patologie. I due autori ci insegnano quanto conti nella vita la capacità di resistere e mantenere la speranza di fronte alle sfide più difficili, come la malattia. Resilienza in questo caso non significa negare la sofferenza, ma trovare dentro di sé la forza di guardare oltre”.
“Tre sono i messaggi fondamentali contenuti nel libro - ha sottolineato Santacatterina - il primo dei quali è la prevenzione, cui si collega l’aspetto della cura, che assume un carattere ancor più importante in Veneto, dove i livelli di cura offerti dalla sanità pubblica sono alti ed eccellenti, e lo posso testimoniare dopo tre anni e mezzo vissuti tra diversi ospedali. Il secondo è un messaggio di speranza, di tenacia, di forza: con il peacemaker prima, con il defibrillatore ora, continuo a svolgere attività fisica, in bicicletta, nonostante tutto. L’ultimo, e non per importanza, è ricordarsi che ‘fare del bene fa bene’: parte del ricavato delle royalties del libro, com’è accaduto con quello che l’ha preceduto, verrà devoluto all’associazione Midori, nella consapevolezza che è necessario in questi casi creare una rete, e per questo ringrazio tutti gli sponsor che mi accompagnano in questi eventi: la collaborazione del privato, anche in casi come questi, è fondamentale”.
“Ho conosciuto Gianluca per lavoro - ha ricordato il giornalista Zirnstein - e nel corso del tempo siamo diventati amici: di rado capita nel nostro lavoro, e mi è piaciuto poter aiutare, raccontare la sua positiva esperienza nel mondo della sanità pubblica, ed essere in qualche modo coprotagonista di queste sue avventure, di queste sue follie, a dispetto della mia pigrizia. Ed è fondamentale anche il rapporto con l’associazione Midori: siamo portati, infatti, a pensare che una malattia di origine organica sia più seria, grave rispetto a una di tipo psicologico, ma non è così. I numeri ci sono, sono reali e sono la base per prendere le decisioni giuste, anche da un punto di vista politico, e per questo motivo serve, molto lavoro sul fronte dell’educazione e della formazione”.
“L’associazione Midori - ha ricordato la presidente Antonella Cornale - riunisce genitori e volontari contro i disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia e la bulimia nervose, il binge eater disorder e altri simili. Si tratta per l’appunto di malattie che partono dalla mente e si sviluppano lungo tutto il corpo, con tempi lunghi di cura, e noi ci riteniamo fortunati perché il Veneto è una delle regioni che mette in campo più servizi in questo settore: ricordiamoci che si tratta della seconda causa di morte tra i giovani, dopo gli incidenti stradali. La nostra realtà opera in provincia di Vicenza, offriamo uno sportello di accoglienza alle famiglie, le indirizziamo verso equipe multidisciplinari; operiamo inoltre attraverso gruppi di auto-mutuo aiuto: ce ne sono due in provincia di Vicenza, a Valdagno e Montecchio Maggiore, dove le famiglie in particolare condividono queste esperienze. A fianco della prevenzione, serve anche un’opera di sensibilizzazione e lo facciamo nelle scuole superiori, ma anche alle medie con dietiste esperte e alle elementari”.
“L’istruzione in questo settore è fondamentale - ha sottolineato il dott. Fabio Caiazzo consigliere di amministrazione di Sport e Salute, società dello Stato che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia, collegato da remoto - così come assume un’importanza fondamentale l’azione industriale ed economica indirizzata verso l’impiantistica sportiva scolastica, in funzione dello sport, attività che coniuga benessere psichico e fisico. E a proposito proprio di bicicletta, stiamo potenziando e rivalutando le piste ciclabili: può sembrare un piccolo segnale, ma in realtà l’esperienza insegna che, pedalata dopo pedalata, si possono raggiungere obiettivi lontani”.