Veneto

Presentato Libro Verde della solidarietà alpina

CONSIGLIO REGIONALE VENETO


(Arv) Venezia 16 dic. 2024 - Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, e il consigliere regionale Alberto Bozza (FI), hanno presentato oggi a palazzo Ferro Fini, assieme al presidente nazionale ANA, Sebastiano Favero, il Libro Verde della solidarietà alpina, edizione 2023, a cura del Centro Studi dell’Associazione Nazionale Alpini ANA.

Il presidente Ciambetti, dopo aver portato i saluti istituzionali, ha ricordato un antico proverbio africano: ‘se vuoi arrivare primo, cammina da solo; se vuoi arrivare lontano, cammina insieme’: ecco, gli Alpini, anche nella vita civile, stanno assieme, camminano assieme e sono sempre vicini a chi ha bisogno, in modo silenzioso e discreto. Il Libro Verde riassume le innumerevoli iniziative portate avanti dagli Alpini in Italia e all’estero, attraverso i gruppi e le sezioni. Credo che sia importante spiegare tutto quello che gli Alpini fanno quotidianamente, per guardare avanti e programmare le future attività, ma soprattutto per certificare come sono stati utilizzati i soldi dei cittadini, in modo chiaro e trasparente, e far capire a tutti che degli Alpini ci si può fidare: hanno le mani pulite e quando se le sporcano lo fanno operando sul campo a favore della collettività. La loro solidarietà è testimoniata da fatti concreti, la loro forza è la coesione, la compattezza, la mutua assistenza”.
Il presidente Ciambetti ha infine portato come esempio il successo dell’adunata nazionale di Vicenza, a maggio 2024, quando “parlo da Alpino, abbiamo dimostrato grande capacità organizzativa e di accoglienza. La città stessa ha dimostrato una sensibilità incredibile”.

Il consigliere regionale Alberto Bozza, che ha fortemente voluto organizzare questa giornata, “qui, nel cuore della democrazia del Veneto, in questa prestigiosa sede istituzionale, per un importante momento di incontro e di confronto, nonché con la consegna del Libro Verde della solidarietà alpina, edizione 2023, che riassume, con trasparenza, la solidarietà, la fatica e il grande lavoro quotidiano degli Alpini, che sono veri e propri ambasciatori appunto di solidarietà, pace e grande umanità. Sono convinto che il Libro Verde vada portato nelle scuole e supportato dalla voce stessa degli Alpini, per trasmettere alle giovani generazioni un messaggio positivo e di speranza, perché i giovani devono rappresentare la spina dorsale e morale per costruire una comunità più pacifica. In quest’ottica, è importante l’attività portata avanti nei campi scuola, che aggregano tanti giovani e insegnano loro i valori e la storia degli Alpini, sempre attuali nel presente e nel futuro”.

Il presidente nazionale ANA, Sebastiano Favero, ha indicato i numeri più rilevanti della solidarietà portata avanti nel 2023: “5 milioni e 700 mila euro di contributi diretti, circa 65 milioni di ore di volontariato, donate gratuitamente non solo durante le emergenze, ma quotidianamente presso le realtà comunali e parrocchiali. La nostra Protezione civile conta di 13 mila volontari, tutti preparati e qualificati. Quando interveniamo in situazioni emergenziali, facciamo poi una raccolta fondi interna per offrire un gesto concreto di solidarietà alle popolazioni colpite. Fare propaganda non è nel nostro DNA, ma negli anni abbiamo compreso l’importanza di far conoscere all’opinione pubblica l’impegno concreto e silenzioso che i nostri Alpini portano avanti, dimostrando una grandissima attenzione verso la solidarietà sociale”.
“Siamo fortemente impegnati a svolgere un lavoro culturale sulle nuove generazioni – ha aggiunto Favero – nell’interesse dei giovani e della nostra società, in quanto siamo convinti che i ragazzi che non sanno dare, non sono in grado neppure di ricevere e di stare all’interno di una comunità. Vogliamo insegnare ai giovani la cultura del dono, affinché acquisiscano un atteggiamento positivo, dei valori e uno spirito identitario. Il motto dei nostri campi- scuola è ‘prima il NOI e dopo l’IO’. E’ importante dare alle giovani generazioni un senso di comunità per costruire anche l’identità di un Paese”.

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