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Consiglio Veneto: approvato il bilancio di previsione 2025-27 della Regione - 2

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Consiglio Veneto: approvato il bilancio di previsione 2025-27 della Regione con 34 voti a favore e 10 contrari

Il Consiglio Veneto, al termine della seduta odierna, ha approvato a maggioranza con 34 voti favorevoli e 10 contrari  il progetto di legge di iniziativa della Giunta n. 302, ovvero il bilancio di previsione regionale 2025-27, relatore il presidente della Prima commissione Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.

Alberto Villanova capogruppo LN-LV ha ripercorso il dibattito di queste settimane: “Parto dal PD, il principale partito di opposizione e ho capito in questi cinque bilanci che non vi faremo mai cambiare idea. Io credo che sia un grosso peccato che voi, per portare avanti la vostra politica, il vostro punto di vista, continuate a dare questa rappresentazione del Veneto che non è pessimista, è una rappresentazione del Veneto che, secondo me, non è veritiera. Io non credo ci sia bisogno di far passare il Veneto come una terra che è sempre lì che arranca, sempre che fa fatica ad andare avanti, che è sempre sull’orlo del precipizio. Lo abbiamo sentito ogni anno. Questo credo sia un grande peccato nel confronto che noi abbiamo ogni anno e non credo faccia bene neanche a voi. Mi spiegate come mai il Presidente Zaia ogni volta che c’è un sondaggio ogni volta è sempre il più amato in Italia? Non si spiegherebbe, perché o i veneti non ci vedono non ci sentono e vivono all’interno di una bolla, che ogni tanto sembra la rappresentazione che date voi, oppure se continuano dopo quattordici anni di amministrazione a mantenere questo livello di fiducia al di sopra di ogni previsione, permettetemi, forse i veneti vedono il proprio territorio in maniera molto diversa da voi” Villanova però aggiunge:   “Comunque voglio ringraziarvi come opposizione perché ciò che fate è utile alla maggioranza. C’è bisogno di un’opposizione che pungoli la maggioranza. C’è bisogno di un’opposizione che ti dica che va tutto male, per far sì che ci impegnassimo ancora di più per raggiungere quelli che, secondo noi, sono degli obiettivi. E su questo… posso dire che avete fatto bene il vostro lavoro, lo avete fatto con rispetto che, secondo me, dal punto di vista politico è la cosa più importante, soprattutto il rispetto personale. Diceva ieri la consigliera Camani che qui siamo avversari, magari ci scanniamo anche qui in quest’Aula, però non penso che ci possiamo ritenere nemici uno con l’altro. Siamo avversari, c’è rispetto e posso dire che in questi cinque bilanci, pur non condividendo le tante cose che avete detto, di cui ci avete accusato, l’onore delle armi penso che in questo contesto sia utile” Villanova poi è andato al centro del nodo politico di questi ultimi giorni: “Il tema dell’alleanza con Forza Italia si è posto ancora una volta oggi, si è posto in maniera forte. Io ieri sera non sono intervenuto in dichiarazione di voto proprio per non influenzare quelle che erano state le decisioni che voleva portare avanti Forza Italia, sia ieri sera che oggi. Oggi c’è stata una dichiarazione corposa del consigliere Bozza e a questa devo rispondere. Voi avete rivendicato che il vostro partito è nato nel 1994. Ce lo ricordiamo tutti molto bene, ci ricordiamo bene quel discorso. Ci ricordiamo l’enfasi, la discesa in campo, il programma di tagliare le tasse, ce lo ricordiamo tutti benissimo. Però, bisogna andare ai dati di fatto. Voi avete governato questa Regione con la Presidenza dal 1995 al 2010, giusto? Dal 1995 al 2010 questa Regione è stata governata dal Presidente di Forza Italia con l’addizionale IRPEF. Giusto? Dal 2010 a oggi questa Regione, governata dal Presidente Zaia, senza addizionale IRPEF, Senza addizionale IRPEF. La pressione fiscale più bassa in Italia di questa Regione l’abbiamo avuta con le Amministrazioni del Presidente Zaia e continuiamo ad avere la pressione fiscale più bassa del resto d’Italia, nonostante la decisione che abbiamo preso in questi giorni. oi oggi siamo qui a fare delle scelte dolorose che nessuno di noi voleva fare è perché, come ha detto prima l’assessore Calzavara, c’è un Governo dove siamo dentro tutti, tutti quanti e ha deciso che ci deve essere un contributo di solidarietà alla finanza pubblica, giusto Assessore? Magari per andare a coprire qualche buco di qualche altra Regione che magari vi spinge anche a dire che vigilerete sull’autonomia, oppure che sull’autonomia non c’è fretta, oppure che sull’autonomia c’è tempo. Ecco, allora, quando si parla di coerenza, ci vorrebbe coerenza lì e anche qui. Nessuno di noi è contento di dover prendere queste decisioni, nessuno lo ha fatto a cuor leggero” Villanova quindi aggiunge: “Il Presidente di Unindustria dice che c’è un rallentamento, che è vero, c’è fatica, ci sarà un aumento delle ore di cassa integrazione, però va anche a individuare quelli che sono i problemi che hanno originato questo tipo di problema, il costo energetico, e fa un nome ben preciso, che si chiama Green Deal, le scelte sull’automotive che stanno mettendo in ginocchio la Germania prima di tutto dove noi esportiamo come veneti, la Francia, dove noi esportiamo come veneti. Giusto? Ecco, vede, consigliere Bozza, lei ha rivendicato con grande orgoglio, e giustamente lo fa, l’appartenenza al PPE. Siete una colonna portante del PPE, ma scusate un secondo. Quando voi dite che vi stanno a cuore le imprese del nostro territorio, quando è stato partorito il Green Deal da Ursula von der Leyen che fa parte del PPE dove eravate? Quando è stato portato avanti lo stop ai diesel, quando è stata presa la decisione sulle case green, altro tema che metterà in ginocchio l’economia e metterà in ginocchio le famiglie, quando si è deciso, con un colpo di penna, di votare e mettere in ginocchio l’automotive europeo, le nostre imprese avevano avvisato. Noi alleati, che magari qualcuno può ritenere poco coerenti, lo abbiamo detto da subito che sarebbe stata una follia e continuiamo a dirlo. Infatti, è evidente che è una follia. Il PPE cosa ha fatto? Perché quelle decisioni che sono state prese in Europa, anche con quel voto costeranno 10, 100, 1.000 volte più dell’IRAP alle nostre imprese. Credo che quando si sta in coalizione la lealtà, oltre alla coerenza, sia un altro tema molto importante. Per quello prima ho ringraziato gli amici di Fratelli d’Italia, perché sicuramente anche a loro non è piaciuto votare questo passaggio, come non è piaciuto a nessuno dei nostri, però la realtà si vede nei momenti difficili” “Prima ci avete fatto una richiesta politica molto significativa. Ci avete detto: “c’è una parentesi in cui noi non votiamo questo bilancio”, rivendicando la posizione restando in Aula e schiacciando il pulsante di non voto, rispettabile. Rispettiamo la vostra decisione, non votate il bilancio e ci dite “dal 1° gennaio siamo pronti a collaborare per tornare a lavorare assieme”. Giusto? Ho capito male? Scusate un secondo, dal 1° gennaio collaboriamo sulla base di che bilancio; del bilancio che stiamo approvando adesso. Allora mi spiegate con che coerenza potete chiederci di collaborare su un bilancio che voi non avete votato? Questa è una semplicissima considerazione. Però la collaborazione ci può essere, ma con chi si è accollato e ha portato il peso delle decisioni anche nei momenti difficili. Noi non possiamo arrivare al 1° di gennaio e dire: facciamo finta di niente, quello che è successo oggi o successo in queste settimane è passato, dal 1° gennaio passate le feste; non credo sia rispettoso, non credo sia rispettoso, non è rispettoso nei confronti dei Consiglieri che ho qua del mio gruppo, dei Consiglieri alleati, nei confronti degli Assessori, nei confronti del Presidente Zaia”  quindi Villanova va alla conclusione parlando dell’atteggiamento di Forza Italia che non voterà il bilancio: ”Ricordiamoci una cosa: questo è uno strappo politico che nasce fuori da questo Consiglio. È uno strappo politico che non è nato in queste settimane di bilancio. È nato in estate con attacchi quotidiani nei confronti della nostra Amministrazione, nei confronti della sanità, della Pedemontana, dell’autonomia. Attacchi quotidiani reiterati con il fatto di annunciare la vostra posizione ancora prima di arrivare in Aula, ancora prima di trovarci a discutere. Quindi non prendiamoci in giro. Questa era una decisione che è stata presa. Una decisione politica, una decisione che, a mio parere, per quello che possa contare, non può passare senza che ci siano degli strascichi anche in futuro”

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