Consiglio Veneto: approvato il bilancio di previsione 2025-27 della Regione con 34 voti a favore e 10 contrari
Il Consiglio Veneto, al termine della seduta odierna, ha approvato a maggioranza con 34 voti favorevoli e 10 contrari il progetto di legge di iniziativa della Giunta n. 302, ovvero il bilancio di previsione regionale 2025-27, relatore il presidente della Prima commissione Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.
Lucas Pavanetto, presidente del gruppo dei Fratelli d’Italia rammenta che “Quando ad agosto di quest’anno è arrivata la notizia che ci poteva essere questa eventualità sull’IRAP, chiaramente c’è stata un’ampia discussione, l’avete letta. Come componenti di una maggioranza ci siamo seduti, abbiamo cercato di capire e abbiamo fatto diversi incontri. Su questo io ringrazio non solo per il lavoro svolto dagli uffici suoi, ma in particolar modo dall’assessore Calzavara, che è sempre stato disponibile nei nostri confronti in più incontri per far capire effettivamente poi come non tanto questo obolo che noi andiamo a chiedere a quanto ammontasse effettivamente, perché, insomma, era palese in sé che non andava ad intaccare grandi quantità soprattutto sulle piccole aziende, ma quello che poteva portare e dove questi soldi poi dovevano essere investiti, perché comunque si è detto finanza pubblica, Pedemontana, tante cose che sono obbligatorie che ci siamo trovati tra capo e collo, per così dire, ma altre che sono state trasformate in un’opportunità. Proprio per questo motivo intendo specificare che le opportunità sono quelle del territorio, sono Comuni che magari nei prossimi mesi o nei prossimi anni potranno avere delle opere delle quali beneficeranno e Comuni che sono magari governati dal centrodestra unito, magari anche con componenti di tutte le parti del centrodestra come anche da Governi di centrosinistra ci mancherebbe altro. Penso che questo sia fondamentale ripeterlo e ribadirlo” Affrontando il tema del mancato voto favorevole di Forza Italia il presidente Pavenetto preannunciando il voto favorevole del gruppo dei Fratelli d’‘Italia nota: “Non entro nel merito di quelle che sono state le dichiarazioni del consigliere Bozza o la posizione di Forza Italia. Io credo però che la persona che lei ha citato e che è stato il padre fondatore del centrodestra unito nel ’94 in tempi come oggi, da imprenditore, avrebbe saputo non tagliare, come questa, la proposta che poteva essere, ma avrebbe saputo cercare di investire e, quindi, credo che in questo momento una manovra di questo tipo sarebbe stato appoggiato. Dopo, chiaramente, questa è una mia personale opinione. Penso che in questo momento difficile per tutti, perché insomma, sappiamo quali possono essere le proiezioni del 2025, le difficoltà che ha il Governo nazionale, le difficoltà che hanno i Paesi europei attorno a noi, perché lo vediamo, basta vedere la crisi politica in Francia, piuttosto che la crisi economica in Germania, quindi non stiamo più parlando di un’Italia che oggi è in difficoltà rispetto agli altri Paesi, ma forse vive anche una primavera politica migliore rispetto a tante altre. Penso che, insomma, in questo momento la Giunta regionale e il Consiglio non potevano fare scelta più adatta per andare incontro alle esigenze dei cittadini e del territorio che è, ricordo a tutti, prima di qualunque cosa il nostro interesse supremo”
Elisa Venturini, presidente del gruppo di Forza Italia ha replicato agli ultimi interventi: “Per amore di verità, mi rivolgo al collega Pan che citava Berlusconi, con il Presidente Berlusconi non siamo mai arrivati al 40% del peso delle imposte rispetto al PIL, anzi è stato abbassato nel corso delle sue legislature. Ricordo poi che Berlusconi ha abolito l’imposta sulle successioni, ha abolito l’ICI, ha aumentato le pensioni minime. Riconosciamo a Cesare quel che è di Cesare, anche perché è stato il federatore del centrodestra. Allora, un po’ di rispetto nei suoi confronti e nella sua figura, secondo me, ci vogliono Nei quindici anni delle Amministrazioni Galan, è vero, c’era l’IRPEF, poi si è arrivati ad abolire l’addizionale, però è altrettanto vero che i quindici anni di Galan si sono contraddistinti per la realizzazione di grandi opere, di tante opere. I soldi delle tasse hanno avuto anche una finalità, perché se io penso agli ospedali, a Schiavonia, a Santorso, Angelo piuttosto che il Passante di Mestre, piuttosto che il rigassificatore, pensate la lungimiranza del rigassificatore rispetto a quello che è successo in questi ultimi anni. Quindi, i soldi delle tasse alla fine hanno avuto una finalità in termini di concretezza nella realizzazione di opere piuttosto che il modello della sanità, perché non dimentichiamoci che quella sanità, che oggi funziona, giustamente, come diceva il collega Pan, che può essere migliorata sicuramente, ma che rappresenta comunque una delle migliori sanità a livello nazionale, nasce negli anni di Galan, in quegli anni là e viene portata avanti, quel modello sociosanitario”. “Che dire dell’Europa? È vero, io non mi aspettavo che Ursula von der Leyen venisse nuovamente eletta, fosse ancora lei il riferimento. Eppure, ci sono delle forze in Europa, volenti o nolenti, con le quali noi dobbiamo fare i conti. È meglio essere presenti nei tavoli dove si decide e magari incidere per poco, ma incidere piuttosto che essere dall’altra parte ad urlare e alla fine non portare a casa nessun risultato. Per la nostra parte, come PPE, cerchiamo di farla, cercando di condizionare per quello che si può. Adesso il vento sta cambiando, vediamo quello che sta succedendo in Francia e in Germania e forse quindi l’Italia potrebbe avere anche un ruolo più di peso con i propri rappresentanti. Io devo fare un ringraziamento per questi anni che abbiamo trascorso insieme. Mi sembra di essere stata comunque collaborativa, leale io e il collega Bozza come gruppo di Forza Italia, uno dei gruppi più bistrattati in termini di ruoli, perché persino la minoranza riesce ad avere dei Vicepresidenti, noi neanche dei Vicepresidenti di Commissione, quindi zero. Però nel nostro piccolo, per i nostri ruoli, con l’umiltà che possiamo avere, abbiamo cercato di fare la nostra parte impegnandoci, cercando di portare avanti il programma ed è questo quello che noi vorremmo continuare a fare, al di là di essere considerati maggioranza o minoranza. Noi ci sentiamo di centrodestra, nell’ambito del centrodestra, vogliamo collaborare per portare avanti quel programma che noi abbiamo votato quattro anni fa, che noi condividiamo, che abbiamo rivotato in occasione del DEFR, perché quelli sono gli obiettivi che noi ci poniamo e vorremmo portare avanti. Su una questione, noi ve l’abbiamo detto, siamo in difficoltà parlare di tasse alle imprese. Ecco, ci sono dei punti focali, fondamentali, cardine sui quali una sensibilità da parte anche degli altri soggetti degli alleati ci dovrebbe essere, perché ci sono delle questioni che fanno parte dell’identità e del DNA dei partiti. Per questo, ribadisco, la volontà è quella di collaborare, di individuare punti di convergenza sulla base dei programmi che noi abbiamo già approvato e la prossima attività delle Commissioni, di Consigli è un’attività di proposta di leggi, piuttosto che pareri che noi diamo. Quindi, al di là del bilancio, comunque, un’attività viene svolta su questo Ente e noi cercheremo di farla, ribadisco nell’ambito del centrodestra, con i nostri principi, con i nostri valori, con i nostri ideali che condividiamo, tra l’altro, con Lega e Fratelli d’Italia con sfumature più o meno accentuate. Con la sinistra non abbiamo niente a che fare”
Arturo Lorenzoni ha ribadito il suo voto contrario e si è quindi passati al voto finale che ha concluso la lunga maratona elettorale e che ha visto l’esito di 34 voti a favore e 10 contrari
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