(ANSA) - ROMA, 01 MAR - "Sulla legge per l'equo compenso
maggioranza e governo stanno facendo molta confusione: è un
provvedimento importante per restituire dignità e libertà a
tanti professioni, in Parlamento bisogna lavorare con serietà e
rapidità, dal centrodestra, invece, arrivano pasticci che
complicano il percorso. In commissione Giustizia al Senato
avevamo chiesto di passare alla sede deliberante, cioè
all'approvazione diretta senza passare dall'aula di Palazzo
Madama, così da approvare pochi emendamenti necessari e mandare
il testo alla Camera per l'ok definitivo. Invece, ci hanno detto
di no e fanno continuamente slittare i lavori, nascondendosi
dietro motivazioni procedurali. Due settimane senza passi
avanti. Evidentemente, non sanno come uscire dal vicolo cieco
dei loro stessi errori". Così, in una nota, la senatrice Ada
Lopreiato, capogruppo M5s in commissione Giustizia. "Il M5s -
aggiunge - ha presentato tre emendamenti, su temi teoricamente
condivisi anche nella maggioranza, volti a sopprimere il sistema
sanzionatorio per quei professionisti che pattuiscono un
compenso inferiore ai parametri, a colmare lacune del sistema
transitorio nonché a correggere un aberrante errore del testo
che fa riferimento a una norma ormai abrogata dalla riforma
Cartabia, entrata in vigore proprio ieri. L'unica cosa giusta da
fare è approvare queste modifiche, e mandare il testo alla
Camera per la sua approvazione definitiva, nell'interesse di
tanti professionisti che sempre più spesso subiscono il
condizionamento delle logiche di mercato che contrappongono
contraenti forti a contraenti deboli", si legge, infine. (ANSA).
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