Professioni

8 marzo: studio consulenti lavoro, 55% donne insoddisfatte

Causa legate alle scarse prospettive crescita, più che a salario

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 MAR - Alla vigilia dell'8 marzo, la Fondazione studi consulenti del lavoro del lavoro ha effettuato un'elaborazione su dati Inps, segnalando come, "nei primi nove mesi del 2022 sono state assunte 2 milioni 616.000 donne, una cifra record", però, "allo stesso tempo, oltre 642. 000 hanno deciso di lasciare volontariamente il proprio impiego (+21,5% rispetto al 2021), perlopiù a tempo indeterminato (54,8%)". In generale, però, fanno sapere i professionisti, in base ad uno studio "svolto in collaborazione con Swg nel corso dell'anno, su un campione di 1.000 occupati, il 55,7% delle occupare dichiara di voler cambiare lavoro: il 38,7%, pur desiderandolo", non ha ancora intrapreso azioni concrete. C'è, poi, si spiega, un 12,6% della componente 'rosa' che "è attivamente alla ricerca" di una nuova occasione, mentre il 4,5% ha cambiato posto negli ultimi due anni. Il segmento femminile, si legge, è in media meno soddisfatto del proprio lavoro, rispetto agli uomini (25% contro 18,8%) e, si argomenta, "le cause sembrerebbero legate più a scarse prospettive di crescita all'interno del contesto" occupazionale attuale (il 43,4% le reputa basse o molto basse), "che alla retribuzione (elemento ritenuto meno rilevante)". La sicurezza del luogo in cui si opera, va avanti l'approfondimento, "è una condizione indispensabile per il 27,2% delle intervistate, un valore di poco superiore al 24,1% che, invece, più che all'aspetto contrattuale, guarda ai contenuti" delle mansioni e alle chance di sviluppo professionale e di carriera. Per il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro Rosario De Luca, "in un mercato così mobile, che richiede figure nuove, il personale dev'essere incentivato, a restare attraverso 'benefit' e strumenti capaci di valorizzarli come risorse. Di conseguenza, lo sforzo delle imprese deve essere quello di avviare un sistema di welfare personalizzabile, calibrato sulle esigenze di ogni singolo dipendente", conclude. (ANSA).
   

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