Professioni

Commercialisti, 'il Garante del contribuente sia nazionale'

I professionisti ascoltati in Parlamento sulla delega fiscale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 MAG - 'Pollice in su' dei commercialisti italiani sulla delega fiscale, espresso oggi dal Consiglio nazionale dei commercialisti nel corso di un'audizione parlamentare presso la Commissione Finanze della Camera. La categoria, rappresentata dal tesoriere nazionale, Salvatore Regalbuto e dal coordinatore dell'area fiscalità della Fondazione nazionale di ricerca della categoria, Pasquale Saggese, recita una nota, ha proposto la valorizzazione della figura del "Garante dei diritti del contribuente", prevedendo l'istituzione di una figura di garanzia nazionale, dotata di idonea struttura ed autonomia economica, alla quale attribuire anche specifici poteri nel fornire indicazioni vincolanti per l'Amministrazione finanziaria nel caso vengano riscontrate fattispecie in contrasto con le disposizioni dello Statuto dei diritti del contribuente. Regalbuto ha, poi, chiesto che venga superata la previsione di subordinare l'ammissibilità delle istanze di interpello al versamento di un contributo. Secondo i commercialisti occorre una più ampia declinazione delle norme volte a favorire le aggregazioni tra gli studi professionali, con particolare riferimento alla neutralità fiscale delle operazioni di riorganizzazione sia verticale che orizzontale, alla previsione di un regime opzionale di determinazione per cassa del reddito delle società tra professionisti costituite in forma di società di capitali e all'ampliamento del regime forfettario anche alle società tra persone e alle associazioni professionali. Nell'ambito della revisione e razionalizzazione del sistema degli incentivi fiscali alle imprese, secondo i commercialisti andrebbe introdotto uno specifico criterio direttivo che disponga la parità di trattamento tra tutti gli operatori economici. "Ai fini dell'accesso alle diverse forme di incentivazione fiscale - ha sostenuto Regalbuto - è necessario affermare il principio generale di piena equiparazione tra professionisti e imprese". (ANSA).
   

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