(ANSA) - ROMA, 17 MAG - "Le armi non devono entrare nei
luoghi di cura. È inconcepibile che in tutte le strutture
pubbliche, negli aeroporti, nei palazzi istituzionali ci siano
sistemi di controllo all'ingresso, mentre negli ospedali, nei
Centri di salute mentale, negli ambulatori non ci sia nessun
filtro.
"Una tragedia sfiorata - continua Anelli - che riporta alla
mente altri, troppi episodi analoghi, recenti e più lontani nel
tempo. Siamo vicini alla collega, e ammiriamo il gesto
encomiabile di aver poi accompagnato il paziente in ambulanza
per il ricovero in ospedale". "Una prossimità, una dedizione che
non devono però - conclude il presidente Fnomceo - andare a
discapito della sicurezza sul lavoro. Per questo va elaborata
una strategia, un protocollo che, a partire dai controlli
all'ingresso, sino alla previsione di presidi di polizia,
passando per l'affiancamento dei sanitari con mediatori
culturali, che possano parlare con i pazienti e i parenti mentre
gli operatori intervengono, renda sicuri i luoghi della cura".
(ANSA).
Psichiatra minacciata, medici, 'no a armi in luoghi di cura'
Anelli dopo episodio a danno della professionista nel napoletano