San Severo è un paese sotto shock: nel comune dell'Alto Tavoliere, abitato da 53.600 persone, la pressione della presenza della criminalità è alta: quella organizzata ma anche quella fuori da ogni controllo, quella che semina paura con rapine ai commercianti.
E mentre le ruspe erano in funzione nel ghetto, nel paese la criminalità continuava a fare razzia: tra giovedì e venerdì, infatti, due macellerie sono state prese d'assalto da rapinatori, un negozio che vende occhiali, a pochi passi dalla sede del Comune, è stato svaligiato e un ragazzo in bicicletta è stato travolto da un'automobile lanciata a tutta velocità: il conducente non si è fermato ad un posto di blocco. Ci sono stati anche arresti per altre rapine messe a segno nei confronti dei commercianti, ma la criminalità non si è fatta intimorire. "Non so se quello che è avvenuto - dice il sindaco di San Severo - è legato allo sgombero del Gran Ghetto o se qualcuno è stato 'disturbato' dalla maggiore presenza delle forze dell'ordine. Le indagini faranno chiarezza". La vettura utilizzata dall'uomo che ha sparato contro la Polizia è stata ritrovata ed è risulta rubata. Si partirà da questo e soprattutto dalle immagini della telecamera per avere prime risposte investigative. Il sindaco chiede misure straordinarie, chiede la istituzione di un Reparto speciale di Polizia di Stato nella provincia di Foggia. E il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che è stato assessore alla Legalità proprio nel comune di San Severo per circa un anno, assicura che insieme si continuerà a dar battaglia: "è evidente - dice - che la provincia di Foggia sia un territorio molto delicato, con una presenza mafiosa e criminale che preoccupa un po' tutti e che quindi necessita di una attenzione maggiore ed immediata da parte del Governo. Su questi temi, al di là di qualcuno che biecamente prova a gettare benzina sul fuoco, la cittadinanza, le amministrazioni locali ed il mondo politico pugliese sono uniti".
San Severo sotto shock, è emergenza criminalità
Sindaco denuncia da tempo, fece anche uno sciopero della fame