(di Luisa Amenduni)
(ANSA) - BARI, 30 DIC - Hanno sparato in strada: una pioggia
di colpi, uno dei quali ha raggiunto un'anziana passante,
uccidendola. La donna, Anna Rosa Tarantino, di 84 anni, forse è
stata utilizzata come 'scudo umano' dal probabile obiettivo del
commando: il ventenne Giuseppe Casadibari, con precedenti penali
per droga.
Il ventenne, ritenuto legato ad uno dei clan locali, il clan
'Cipriano', sottoposto ad intervento chirurgico, è piantonato
dalla Polizia nel policlinico di Bari. L'episodio è avvenuto in
strada, tra Porta Robustina e via dei Martiri, all'ingresso del
centro storico di Bitonto, in Puglia.
Anna Rosa Tarantino era andata a messa - così raccontano
alcune persone che la conoscevano - e stava andando a casa di
un'amica: mentre attraversava la strada, intorno alle 8.30 del
mattino, è stata raggiunta al fianco destro - accidentalmente o
a causa del 20enne che l'ha utilizzata come 'scudo' - da un
colpo ed è poi morta nell'ambulanza che la stava trasportando
nell'ospedale San Paolo di Bari. Secondo accertamenti fatti sul
posto da Squadra Mobile e Carabinieri, coordinati dai pm Marco
d'Agostino e Ettore Cardinali della Dda di Bari, i sicari
avrebbero inseguito a piedi il 20enne, all'interno del centro
storico, sparando almeno 17 colpi con una pistola automatica e
numerosi altri ancora con un revolver; proprio uno dei
proiettili sparati da quest'arma avrebbe raggiunto ad un fianco
la donna. Il medico legale Francesco Introna dell'Istituto di
Medicina legale del policlinico di Bari già domani potrebbe
eseguire l'autopsia sul corpo della vittima.
Poco prima dell'agguato nel centro storico, - intorno alle
8.15 - altri colpi di arma da fuoco erano stati sparati in via
Pertini contro l'abitazione di un esponente di spicco della
criminalità bitontina, appartenente al clan 'Conte' e lì il
commando avrebbe ucciso il cane che l'uomo aveva nel cortile
della casa, un pastore tedesco di nome 'Rocky'. Ma tutto sarebbe
cominciato alle 7.30 nei pressi dell'arco di Sant'Andrea, ad una
decina di metri da Porta Robustina, dove sarebbero stati sparati
colpi di arma da fuoco che non avrebbero colpito nessuno. Tutti
gli episodi sono stati un 'botta e risposta' tra clan rivali ed
il movente - secondo gli investigatori - sarebbe legato al
controllo dello spaccio della droga. Nel corso di controlli 'a
tappeto' messi in atto dai carabinieri subito dopo l'agguato, in
alcune palazzine di Via Pertini sono state scoperte una serie di
porte blindate che, di fatto, impedivano l'accesso ai tetti.
Sono stati chiamati i Vigili del fuoco che hanno abbattuto le
porte, e su uno dei tetti è stato scoperto un nascondiglio della
droga: sono stati trovati quantitativi di marijuana, cocaina,
hascisc in parte già suddivisa in dosi e circa 4000,00 euro,
numerosi bilancini di precisione e materiale destinato al
confezionamento della droga.
"Sono a pezzi", ha scritto sulla sua pagina Facebook il
sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che chiederà al
prefetto di Bari una riunione del Comitato per la sicurezza.
"Lo sdegno ed il senso di rabbia che ci assale - promette il
sindaco - si riverserà in tutte le sedi competenti perchè i
cittadini chiederanno conto e giustizia". L'Amministrazione
comunale ha annullato tutte le manifestazioni natalizie in
programma sino al 7 gennaio e ha proclamato il lutto cittadino
nel giorno in cui si terranno i funerali della vittima. Il
presidente dell'Anci Puglia, Domenico Vitto, ha invitato tutti i
sindaci pugliesi a partecipare il 2 gennaio alla manifestazione
che si terrà a Bitonto per protestare "uniti contro ogni forma
di criminalità".(ANSA).
>>>ANSA/ Spari in strada, muore anziana, forse usata come scudo
Ferito un pregiudicato 20enne, era lui l'obiettivo del commando