(di Isabella Maselli)
(ANSA) - BARI, 30 NOV - Giuramenti stretti con il sangue,
agguati in pieno giorno davanti ai bambini, estorsioni a tappeto
alle attività economiche, dalle discoteche alle corse dei
cavalli, alla società del Foggia Calcio. E' la quarta mafia, la
"Società" foggiana, i cui vertici sempre in guerra tra loro per
regolare la gestione degli affari ma poi uniti dall'interesse
comune di fare profitti, sono stati arrestati all'alba da
Polizia e Carabinieri in quella che è stata battezzata la
"Decima azione".
Gli esponenti della criminalità organizzata foggiana,
appartenenti alle due "batterie" Sinesi-Francavilla e
Moretti-Pellegrino-Lanza, non si fermavano davanti a niente:
quattro bambini avrebbero assistito alla morte o al ferimento
dei loro cari, uno di loro è stato ferito nell'agguato al nonno.
La capacità di infiltrarsi con la violenza e le armi in tutti
i settori dell'economia foggiana è arrivata al punto di imporre
l'ingaggio di giocatori al Foggia Calcio, quando militava in
Lega Pro, tra i quali il figlio del defunto boss Rodolfo Bruno:
tutto ciò a fronte dell'atteggiamento "pavido" - scrive il gip -
dell'allora direttore sportivo Giuseppe Di Bari e del mister
Roberto de Zerbi, ora allenatore del Sassuolo. I due, "lungi da
denunciare, come dovrebbe fare ogni vittima di estorsione, hanno
preferito in maniera pavida accettare supinamente le richieste
formulate, abiurando anche a quei valori di lealtà e correttezza
sportiva che dovrebbe ispirare la loro condotta".
Per non avere intralci nelle loro attività illecite, gli
esponenti della "Società" avrebbero anche progettato di uccidere
un poliziotto, un "bastardo" da "sparare in testa". E poi ci
sono le minacce alle vittime di estorsione: "prepara 50 mila
euro e altri 4 mila al mese sennò ti devo uccidere", solo per
citare una delle centinaia di migliaia di intercettazioni.
Soldi, beni e assunzioni venivano imposti, in modo
"parassitario e tentacolare", ad agenzie di pompe funebri (50
euro a funerale, grazie anche alle segnalazioni dei decessi da
parte di dipendenti comunali), ai fantini delle corse dei
cavalli per truccare le scommesse, a grandi gruppi
imprenditoriali come il "Don Uva" delle residenze sanitarie per
anziani e disabili. (ANSA).
>>>ANSA/ Mafia foggiana, 30 arresti. Estorsioni anche nel calcio
A mister de Zerbi i clan imposero l'ingaggio del figlio del boss