(ANSA) - BARI, 20 GEN - "Mio marito non si è suicidato, ma è
stato ucciso". E' la tesi di Antonella Sumerano, moglie di Vito
Mazzi, il 44enne di Alberobello che il 18 novembre 2018 fu
trovato impiccato a un albero nelle campagne di Martina Franca
(Taranto). Ora la moglie ha depositato una denuncia-querela
chiedendo si indaghi "sulle reali cause" della morte del marito
su cui ha aperto una inchiesta la Procura di Taranto che, stando
a quanto riferito dalla difesa della famiglia, propenderebbe per
l'ipotesi di suicidio. Una ipotesi a cui la moglie non crede
perché sostiene che il marito soffrisse di "un problema di
deambulazione" e "quindi non avrebbe potuto arrampicarsi su un
albero alto due metri e mezzo". Per Semerano le cause della
morte vanno ricercate "in un altro campo: Vito - spiega - era
affetto da una grave dipendenza dal gioco d'azzardo, e molto
probabilmente aveva contratto ingenti debiti in conseguenza dei
quali potrebbe essere stata cagionata dolosamente la sua morte".
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