(ANSA) - BARI, 8 FEB - "A noleggiare una limousine non sono
state sicuramente le docenti o la scuola in generale, ed è
alquanto improbabile che ci sia stata una comunicazione
precedente che ne preannunciava l'arrivo". Lo sottolinea in una
nota lo staff docenti della scuola alle porte di Bari
protagonista del caso della bimba di otto anni che nel giorno
del suo compleanno era attesa all'uscita da una limousine. Il
caso è stato sollevato su Facebook da una mamma che, chiedendo
alla preside se fosse al corrente, ha sottolineato che "toccherà
a noi famiglie mettere una pezza" su "quella bravata, riportando
i nostri figli alla realtà". Il post ha scatenato le polemiche
fra gli altri genitori.
Sul caso i docenti "manifestano altrettanto stupore e
incredulità", e si chiedono se abbia "senso parlare di
responsabilità" perché "è doveroso ricordare che l'obbligo di
vigilanza da parte della scuola si esaurisce con la riconsegna
del minore ad altro soggetto legittimato: genitori o delegati".
"Una volta fuori la scuola - proseguono - nessuno può
sostituirsi alle figure genitoriali nelle scelte e nelle
condotte. Neppure si può intervenire fuori la scuola per vietare
ad un veicolo di sostare. Sulle infrazioni del codice della
strada intervengono le forze dell'ordine".
Per i docenti, dunque, è "più opportuno parlare
dell'importanza di una sinergia scuola-famiglia nella
trasmissione di modelli educativi", e "dell'opportunità che le
famiglie diano continuità alle azioni concordate con la scuola
per i propri figli". "Se, tuttavia - proseguono - le tante ore
spese nella scuola a discutere dei valori fondamentali del
vivere sano e di temi quali la lotta al bullismo, rispetto della
diversità, e integrazione non trovano sostegno nel contesto
famiglia, non è più logico pensare che sia la scuola a dover
essere sconcertata dinanzi a condotte non ispirate ai principi e
ai valori dell'essenzialità, e dinanzi ad opinioni che
sottendono una grande difficoltà a differenziare i ruoli, le
funzioni e le competenze dei diversi contesti educativi?".
Per i docenti, infine, l'episodio potrebbe essere una
occasione "per insegnare ai propri figli quali scelte si possono
fare nella vita, visto che si può apprendere sia per imitazione
che per differenziazione".(ANSA).
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