(ANSA) - BARI, 6 MAR - La Corte costituzionale ha deciso le
questioni sulla legge Merlin sollevate dalla Corte d'appello di
Bari. In attesa del deposito della sentenza, l'Ufficio stampa
della Corte fa sapere che le questioni di legittimità
costituzionale riguardanti il reclutamento e il favoreggiamento
della prostituzione, puniti dalla legge Merlin, sono state
dichiarate non fondate.
La Corte costituzionale ha ritenuto che non è in contrasto
con la Costituzione la scelta di politica criminale operata con
la legge Merlin, quella cioè di configurare la prostituzione
come un'attività in sé lecita ma al tempo stesso di punire tutte
le condotte di terzi che la agevolino o la sfruttino. Inoltre,
la Corte ha ritenuto che il reato di favoreggiamento della
prostituzione non contrasta con il principio di determinatezza e
tassatività della fattispecie penale.
La Consulta 'salva' la legge Merlin
Dichiarate non fondate le questioni sollevate dai giudici baresi