(ANSA) - FOGGIA, 22 MAR - Si guarda anche alle date nelle
indagini sui delitti di mafia compiuti nel Gargano. La giornata
del 21 marzo, infatti, accomuna, negli ultimi due anni, due
omicidi ed un agguato fallito. Si tratta, osserva qualche
investigatore, di una sorta di "simbologia mafiosa" perché le
cosiddette "'date ricordate' sono un classico soprattutto tra i
clan della mafia calabrese".
Ieri sera è stato ucciso con una fucilata alla schiena
Francesco Pio Gentile, sorvegliato speciale fino allo scorso
anno, ritenuto dagli investigatori elemento di spicco del clan
Romito. Esattamente un anno fa, il 21 marzo 2018, Marco Raduano,
34enne considerato il nuovo capoclan di Vieste, scampò
miracolosamente ad un agguato compiuto nelle vicinanze della sua
abitazione. Due anni fa, invece, venne ucciso Giuseppe
Silvestri. La mattina del 21 marzo 2017 il pregiudicato fu
assassinato mentre era alla guida del proprio Fiat Doblò e si
stava recando nella sua masseria che si trova alla periferia di
Monte Sant'Angelo. Silvestri era ritenuto dagli inquirenti
storicamente legato ai Li Bergolis, storicamente in lotta con il
clan Romito. (ANSA).
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