(ANSA) - BARI, 26 GIU - "La dedica della mia prima sinfonia
diceva questo, 'Chiamateci tutti migranti se vi pare', perché di
fatto lo siamo, da giovani, da bambini, da anziani e poi
cambiamo e poi cerchiamo sempre un posto migliore dove vivere in
un modo o nell'altro". Il maestro Ezio Bosso, musicista e
direttore d'orchestra, ha raccontato così la sua idea di
'Mediterraneo in cammino', titolo del 'Viandanti Festival', che
ha per sottotitolo 'Le migrazioni', in programma ad Altamura e
Santeramo in Colle, nel Barese, il 28 e il 29 giugno e del quale
il maestro Bosso sarà uno dei protagonisti.
Ezio Bosso suonerà ad Altamura alle 20.30 nella Cattedrale di
Santa Maria Assunta con la sua Europe Philharmonic Orchestra.
"La musica arriva ovunque - ha detto Bosso -. Una delle fortune
che ci dà la musica, non solo a noi che la facciamo, è quella di
portarci a viaggiare, scoprire luoghi. Il viaggio vuol dire
tante cose, - ha aggiunto - un musicista di natura è migrante e
viaggiatore, internazionalista, parla tante lingue, ascolta
l'aiuto, conosce la fragilità. Siamo tutti fragili, tutti
abbiamo bisogno di aiuto e a volte negare l'aiuto
aprioristicamente vuol dire non riconoscere la propria
fragilità". "Noi siamo in cammino perenne, la vita è un cammino"
ha continuato il maestro Bosso riprendendo il titolo del
Festival, "ricominciamo a pensare da persone che ascoltano e
guardano. Per me che non sono nessuno, sono un modesto
musicista, la visione della vita è guardare le persone,
ascoltare le differenze, le singolarità". (ANSA).
Maestro Bosso al 'Viandanti Festival'
Rassegna dedicata alle migrazioni in programma nel Barese