(ANSA) - TARANTO, 28 GIU - Le vessazioni subite da Antonio
Cosimo Stano - il 66enne pensionato di Manduria (Taranto) morto
il 23 aprile dopo aver subito una lunga serie di aggressioni,
rapine e angherie da parte di più gruppi di giovani - possono
essere considerate concause del decesso. La Questura di Taranto
in una nota spiega che gli accertamenti disposti da Procura di
Taranto e Procura per i Minorenni sulla documentazione clinica e
sull'autopsia "consentono di mettere in correlazione l'esito
fatale e le azioni criminose ad oggi addebitate".
Tra loro, anche una ragazzina iscritta a una delle chat in cui
venivano condivisi i video delle aggressioni e un 13enne non
imputabile per la sua età. (ANSA).
Pestato a morte, 'vessazioni concausa'
Si aggrava posizione della baby gang indagata