(ANSA) - TARANTO, 12 AGO - "Il disimpegno paventato da
ArcelorMittal se non otterrà entro il 6 settembre garanzie per
l'immunità penale, accresce i timori". Così Francesco Brigati,
operaio del siderurgico e delegato Fiom Cgil, parla del braccio
di ferro tra governo e azienda sull'immunità penale, tra l'ad di
ArcelorMittal Europa, Geert Van Poelvoorde, che a fine giugno
parlava di possibile chiusura della fabbrica in mancanza di
tutele legali, e il decreto imprese con le norme di tutela 'a
scadenza', varato in Cdm salvo intese e dunque in stand by con
la crisi di governo.
A.Mittal:a Taranto preoccupa 6 settembre
Ad minacciò disimpegno senza tutela legale e ora Dl è stand by