(ANSA) - BARI, 24 AGO - "Le hanno prelevate dalla fila e
condotte in un ufficio" dello scalo, e noi "abbiamo chiamato il
consolato italiano al Cairo, ma la risposta è negativa: verranno
imbarcate al primo volo disponibile, come se fossero terroristi,
come se fossero infettate.. . questo è razzismo". Così, sulla sua
pagina Fb, uno dei due amici dei due trans baresi fermati ieri
dalla polizia mentre erano insieme all'aeroporto di Sharm El
Sheik. "Questa è la storia - ricostruisce - che in questo
momento stanno vivendo le due mie amiche Mikaela Sannicandro e
Loredana Corallo. Tutto è iniziato quando siamo arrivati a
Sharm. Eravamo in fila per il visto. All'improvviso un
responsabile le chiama e le fa saltare la coda portandole in un
ufficio di polizia dove le fanno domande. Da li perdiamo le loro
tracce". Informano la consulente del tour operator che li
aspetta fuori, che si informa subito, ma la polizia non vuole
rilasciarle perché, le spiegano "la foto sul documento non
risulta reale". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it