Puglia

Mafia nigeriana: Procura, no strumentalizzazioni su migranti

Giannella, vittime hanno chiesto aiuto e collaborato

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 03 DIC - "Non si facciano strumentalizzazioni su questa vicenda. I nigeriani che sono stati arrestati sono persone che hanno commesso reati, esattamente come facciamo con tutte le persone di qualsiasi colore, razza e Paese. Poi ci sono tanti nigeriani che hanno chiesto aiuto nelle forme previste dalla legge, chiedendo cioè che lo Stato italiano intervenisse per riportare l'ordine e la giustizia". Lo ha dichiarato il procuratore aggiunto di Bari Francesco Giannella commentando l'esito dell'indagine della Dda sulla mafia nigeriana che ha portato oggi a 32 arresti.
    In conferenza stampa anche il procuratore Giuseppe Volpe ha evidenziato che "normalmente c'è una certa diffidenza nei confronti degli extracomunitari che fanno ingresso nel nostro Paese, ma così come ci sono extracomunitari che delinquono, ci sono quelli che collaborano con la giustizia. Le vittime dei reati sono anch'esse cittadini nigeriani che hanno collaborato".
    "Voglio valorizzarlo - ha detto Volpe - perché spesso con le popolazioni autoctone abbiamo difficoltà ad ottenere collaborazione. In questo processo ci sono state tante denunce e riconoscimenti".
    Le indagini sono partite proprio dalle denunce di due vittime, a fine 2016, che si dicevano oggetto di pestaggi perché rifiutavano di "arruolarsi" in una delle due gang. (ANSA).
   

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