(ANSA) - ROMA, 06 SET - Una ricerca che in sessant'anni si è
intrecciata con gli snodi cruciali del panorama culturale e
artistico internazionale dalla seconda metà del Novecento a
oggi. Un lungo lavoro che il pittore Fernando De Filippi,
leccese, classe 1940, ha condotto dai primi anni Sessanta,
quando si trasferì a Milano sviluppando la sua indagine nelle
opere legate al suo impegno politico e sociale militante,
attingendo alle iconografie della Pop Art sganciate però dalle
istanze americane, per giungere, attraverso l'analisi
dell'iconografia di Lenin, alle performance, alle scritte sulla
sabbia che rimandano agli scritti teorici di Marx e poi, dagli
anni Ottanta, alla mitologia e alla costruzione di un
immaginario in cui al centro dell'attenzione c'è l'albero come
immagine del mondo e visualizzazione del pensiero.
De Filippi, 60 anni di arte e militanza
Al museo Castromediano di Lecce il lungo percorso del pittore