(ANSA) - BARI, 25 SET - Le tre università pugliesi di Bari,
Foggia e Salento stanno collaborando nell'insenatura di Torre
Santa Sabina-Baia dei Camerini (Comune di Carovigno, Brindisi) a
un progetto di ricerche archeologiche subacquee. Lo scavo,
iniziato il 7 settembre e che si concluderà il 30, è condotto in
regime di concessione del Ministero dei Beni e della Attività
Culturali e del Turismo, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e
Paesaggio per le province di Brindisi Lecce e Taranto.
Le indagini in corso si sono concentrate in tre punti della
baia: il relitto della nave romana della fine del III-inizi del
IV secolo d.C., i resti di una galea veneziana (la Galea Magna
che dai documenti risulta essere affondata nelle acque di
Carovigno alla fine del XVI secolo), la sequenza di strati esito
della sovrapposizione di carichi di navi naufragate contro le
scogliere tra l'età greca arcaica e l'età romana tardoantica.
Le indagini, svolte con il supporto tecnico dell'Associazione
Onlus Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione di Roma,
prevedono prospezioni geofisiche subacquee, rilevamenti e
modellazione 3D con voli da drone, laser scanner e altre
tecniche innovative, grazie al Dipartimento di Architettura e
Design del Politecnico di Torino.
Si tratta della prima collaborazione delle tre università
pugliesi in questo settore, grazie al progetto Interreg
Italia-Croatia UnderwaterMuse che vede coinvolti anche il
Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del
Territorio della Regione Puglia, l'Ente Regionale per il
Patrimonio Culturale della Regione Autonoma del Friuli Venezia
Giulia, l'Università Ca' Foscari di Venezia, la Public
Institution for Coordination and Development of Split - Dalmatia
County RERA S.D. e il Comune di Kastela (Croazia). (ANSA).
Scavi archeologici subacquei, al lavoro i tre atenei pugliesi
Su nave romana, su galea veneziana e carichi di altri relitti