(ANSA) - BARI, 01 NOV - "Mercoledì ho avuto una crisi mentre
stringevo un cuscino, ho pensato che a differenza mia gli altri
abbracciano delle vere ragazze e così sono scoppiato a piangere.
Ho comprato qualche attrezzo.
Dalle pagine del diario emerge tutta la fragilità del 21enne di
Casarano, che lo scorso 21 settembre ha accoltellato i due
trentenni nell'appartamento di Lecce in cui avevano deciso di
convivere.
Il diario comincia con una frase scritta in stampatello con
la penna rossa: "Motivi per cui noi non siamo normali". E poi a
seguire un elenco: "Parlare sempre al plurale; la bestia che
sento dentro quando piango; il rifiuto dei 18 anni". Poi vari
riferimenti alla sofferenza dopo l'intervento chirurgico alla
colonna vertebrale che aveva subito: "Il fatto di aver voluto
morire sotto i ferri (e non solo)". Infine, la sofferenza di
Antonio De Marco di non essere amato, di essere stato rifiutato
da una compagna di corso: "Ogni giorno che passa sembra che
divento sempre meno amato, ma che ci posso fare? Non è colpa mia
se nessuna mi ama!". Da qui la decisione di uccidere Daniele ed
Eleonora che si amavano ed erano belli e felici. (ANSA).
Fidanzati uccisi: diario del killer, faccio a pezzi qualcuno
Un mese e mezzo prima scriveva: 'Ucciderò una donna,poi Daniele'