Puglia

Covid: in Puglia record di decessi e ricoveri

1.436 nuovi casi in un giorno su 9.600 test. 52 decessi

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 26 NOV - La Puglia è l'ottava regione in Italia con il maggior numero di pazienti Covid in terapia intensiva, sono 211, peggior dato al Sud dopo la Sicilia (253).
    E oggi, oltre ad un nuovo picco di decessi, 52, si registra anche un aumento record di ricoveri: il numero di ammalati assistiti nelle strutture sanitarie è passato da 1. 693 a 1.788, +95 in un solo giorno. La percentuale dei tamponi positivi su quelli effettuati resta alta anche se in leggero calo: oggi è del 14,94 contro il 15,13 di ieri. Segnale che la curva dei contagi ha smesso di crescere in maniera esponenziale ma la discesa stenta ad iniziare. Oggi in Puglia sono stati rilevati altri 1.436 nuovi casi di positività al Coronavirus su 9.612 test effettuati. I nuovi contagi sono così suddivisi: 619 in provincia di Bari, 117 in provincia di Brindisi, 200 nella Bat, 163 in provincia di Foggia, 111 in provincia di Lecce, 220 in provincia di Taranto, 9 residenti fuori regione. Tre casi di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti. I 52 decessi sono avvenuti 15 in provincia di Bari, 5 nella provincia BAT, 31 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 752.542 test; 12.668 sono i pazienti guariti; 34.979 sono i casi attualmente positivi.
    I numeri dicono che in Puglia servono strutture sanitarie temporanee in cui allestire terapie intensive e con l'aggravarsi della situazione occorre fare presto per alleggerire la pressione sugli ospedali. In questo contesto la Prefettura di Bari ha requisito oggi cinque padiglioni e un parcheggio della Fiera del Levante di Bari dove verrà realizzato un ospedale con moduli prefabbricati da 160 posti. In Consiglio regionale, durante la prima seduta, oggi il governatore Michele Emiliano ha ammesso: "L'ondata Covid" che si sta registrando in Puglia è "un'ondata dodici volte, ad oggi, più alta di quella di marzo e aprile per numero di contagiati e per problematiche sanitarie annesse". (ANSA).
   

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