(ANSA) - BARI, 21 DIC - Tornano alla Procura gli atti
sull'aggressione avvenuta a Bari il 21 settembre 2018 da parte
di militanti di CasaPound nei confronti di un gruppo di
manifestanti antifascisti di ritorno da un corteo organizzato in
occasione della visita nel capoluogo pugliese dell'allora
ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nella prima udienza del
processo nel Palagiustizia barese di via Dioguardi, mentre
all'esterno delle aule di udienza un presidio antifascista di
associazioni studentesche, Cgil, Anpi, Rifondazione comunista,
con striscioni e bandiere intonava "Bella Ciao", il giudice ha
stralciato la posizione di 28 dei 33 imputati e ha trasmesso gli
atti nuovamente al pm perché i reati contestati non sono di
competenza monocratica.
Per gli altri cinque imputati, invece, compagni delle vittime e
tra i partecipanti al corteo antifascista di quella sera, il
processo proseguirà il 5 febbraio 2021. Sono accusati di
violenza e minaccia a pubblico ufficiale, perché dopo
l'aggressione, "nel tentativo di sfondare il cordone dei
militari", avrebbero minacciato e colpito con calci, pugni e
spintoni poliziotti e carabinieri. (ANSA).
Aggressione CasaPound a corteo antifascista, atti a pm
'I reati non sono di competenza del giudice monocratico'