(ANSA) - BARI, 26 GEN - Anche se il rapporto tra test
eseguiti e numero di persone positive fa ben sperare scendendo
dopo alcuni giorni sotto il 10%, gli ospedali pugliesi sono
ancora sotto pressione: in tre giorni, infatti, la percentuale
di posti letto occupati nelle terapie intensive dai malati di
Covid è salita dal 33% al 37%, secondo quanto ha certificato
oggi dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
(Agenas), che ha confrontato i dati del 22 e del 25 gennaio.
Questo significa che la percentuale di posti letto occupati
nelle Intensive è sette punti sopra la "soglia critica" fissata
dal ministero della Salute al 30%.
Oggi il bollettino regionale ha registrato 995 nuovi casi su
11.790 test, con un tasso di positività dell'8,43%, in discesa
rispetto al 10,1% di ieri e all'11,06% di due giorni fa.
Consistente anche oggi il numero dei decessi, 30 in tutto (2 in
meno rispetto a ieri).
I nuovi casi positivi rilevati oggi sono 272 in provincia di
Bari, 246 in provincia di Taranto, 163 in provincia di Lecce,
121 in provincia di Foggia, 97 in provincia di Brindisi, 82
nella provincia Barletta-Andria-Trani. Nove casi riguardano
residenti fuori regione, mentre 5 casi sono di residenza non
nota. I decessi sono avvenuti 11 in provincia di Bari, 6 nel
Foggiano e altri 6 nel Tarantino, 4 nella provincia BAT, 2 nel
Leccese, 1 nel Brindisino. Attualmente i pazienti guariti in
Puglia sono 60.729, in numero superiore rispetto ai 53.715
attualmente positivi.
Sempre l'Agenas rileva che sono raddoppiati gli accessi nei
Pronto soccorso della Puglia per casi sospetti di Covid: dal 12
al 25 gennaio ci sono stati 4.094 accessi (292 al giorno), quasi
il doppio rispetto ai primi 12 giorni del mese quando i sospetti
Covid quotidiani erano 166. Mediamente, rispetto agli ingressi
totali nei Pronto soccorso, il 20% riguarda possibili pazienti
Covid. (ANSA).
>ANSA-IL-PUNTO/COVID:in Puglia meno positivi ma più ricoveri
Rapporto test-nuovi casi all'8,4%, ma Intensive piene al 37%