(ANSA) - BARI, 29 MAR - Per "fare fronte comune e affrontare
al meglio questa situazione così drammatica" dovuta alla
pandemia e alle relative restrizioni e chiusure, è nata "la
prima associazione di professionisti della ristorazione e
somministrazione di alimenti e bevande in Puglia". Al momento,
spiega il presidente Michelangelo Balzano, "gli iscritti sono
già 70".
Gli associati spiegano che sono "stanchi della scarsa
considerazione riservataci dalle istituzioni" e vogliono
"invertire la rotta e restituire dignità ad un settore che, da
sempre in sinergia col turismo, rappresenta il fiore
all'occhiello della tanto decantata bellezza pugliese. L'intero
comparto, tuttavia, è ormai sull'orlo del collasso e l'ultimo
decreto Sostegni non è altro che l'ennesima inadeguata forma di
ristoro, non sufficiente, nemmeno in minima parte, a riparare il
danno che tutti noi abbiamo subito in questo anno di chiusure e
restrizioni". Questa situazione, proseguono, "rischierà
concretamente di costringerci a licenziare tantissimi dei nostri
dipendenti, dandoci l'ingrato compito di lasciare intere
famiglie senza alcun tipo di sostentamento".
Per i ristoratori non è "giusto dover continuare a sostenere
ingenti costi fissi mensili a fronte dell'obbligo di chiusura; e
non è giusto che nulla sia stato disposto in tal senso dai
Comuni e dalla Regione, nonostante la evidente possibilità di
alleggerire il carico fiscale sul nostro comparto, anche
attraverso misure straordinarie e contingenti". (ANSA).
Nasce Associazione Ristoratori Puglia, dl Ristori inadeguato
'Già 70 iscritti', prima esperienza simile nella Regione