(ANSA) - BARI, 08 MAG - "Conto alla rovescia per le pratiche
obbligatorie anti Xylella: enti pubblici tra cui Consorzi di
Bonifica, Anas e Demanio hanno ancora solo 72 ore di tempo per
pulire strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e
pieni dei famigerati sputi dell'insetto vettore 'sputacchina',
responsabile dell'avanzata inarrestabile della Xylella
fastidiosa". E' quanto denuncia Coldiretti Puglia che segnala
"gravi inadempienze degli enti pubblici, con erbacce e
sterpaglie che campeggiano senza che siano state attivate le
pratiche obbligatorie di prevenzione fitosanitaria nelle aree
pubbliche, mentre a Lecce in un canale del Consorzio di bonifica
si staglia rigoglioso addirittura un fico, a testimonianza di
quanto nulla sia stato fatto per l'ennesimo anno consecutivo".
"Secondo il Piano anti Xylella 2021 predisposto
dall'Assessorato regionale all'Agricoltura e dall'Osservatorio
fitosanitario regionale - sottolinea Savino Muraglia, presidente
di Coldiretti Puglia - le pratiche di prevenzione contro
l'insetto vettore dovevano essere svolte dal 10 aprile al 10
maggio, ma anche questa volta, al netto delle multe che saranno
comminate, è emerso tristemente quanto sia stato disatteso un
impegno morale che tutta la Puglia doveva assumersi". Da quando
è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa in
Salento - aggiunge Coldiretti Puglia, in base alla elaborazione
di dati Sian - la produzione di olio ha subito un trend negativo
che rischia di diventare irreversibile, con il minimo storico di
3.979 tonnellate prodotte nell'ultima campagna 2019/2020 a
Lecce, con una diminuzione dell'80%; mentre a Brindisi la
produzione di olio è diminuita del 16% e del 4% in provincia di
Taranto, oltre agli incalcolabili danni al paesaggio e al
turismo in Puglia. (ANSA).
Xylella: 'gravi inadempienze enti Puglia in lotta a vettore'
Coldiretti,a Lecce fico monumentale in canale Consorzio bonifica