(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Taranta Reimagined è il progetto del
compositore, pianista e direttore d'orchestra Paolo Buonvino che
propone la registrazione del concerto a Melpignano del 27 agosto
2020. La musica e le voci della tradizione salentina rivivono
nell'incontro di due orchestre, l'Orchestra Popolare de La Notte
della Taranta con l'Orchestra Roma Sinfonietta, e si contaminano
con l'elettronica e le voci di Gianna Nannini, Diodato e
Mahmood.
"La musica cura - dice il maestro Buonvino - e ci dà
l'opportunità di percepire come ricchezza la diversità".
"Partecipare a un progetto così bello, così puro e portarci la
mia musica è stata un'esperienza davvero forte - dichiara
Mahmood -. Un progetto di contaminazione che crea un unico
mondo, con naturalezza, spontaneità: la musica ancora una volta
unisce, abbatte confini e barriere".
Taranta Reimagined (uno dei primi progetti in Italia
disponibili in Audio Spaziale con Dolby Atmos su Apple Music) è
il progetto discografico nel quale l'identità della tradizione
pugliese incontra il vissuto del compositore siciliano che
restituisce una raffinata interpretazione della cultura musicale
del Mediterraneo riportandola alla luce per farla conoscere in
un contesto internazionale. A quasi un anno di distanza dalla
sua realizzazione live e dalla messa in onda su Rai2 con la
conduzione di Sergio Rubini, trovano spazio su disco le
contaminazioni culturali ed emotive dell'edizione 2020 della
Notte della Taranta: un modo per portare ulteriormente tra le
braccia degli ascoltatori le emozioni della nostra notte
mediterranea per eccellenza, dopo un'edizione che l'anno scorso
ha dovuto rinunciare dolorosamente al suo pubblico. Buonvino
unisce in queste 17 tracce il mondo delle colonne sonore e
quello della tradizione popolare, generando un virtuoso incontro
tanto rigoroso quanto magico tra la sua orchestra d'archi Roma
Sinfonietta e l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta, nata
nel 2004 e oggi composta da musicisti di pizzica e musica
popolare di tutto il Salento. (ANSA).
La Taranta di Paolo Buonvino con Nannini, Diodato, Mahmood
Tradizione salentina si contamina con l'elettronica