(ANSA) - BARI, 14 DIC - L'ex sindaca di Casamassima, nel
Barese, Maria Paola Susca Bonerba, finita a processo e assolta
dopo 20 anni e 44 udienze, rinunciando anche alla prescrizione,
sarà ora risarcita. La prima sezione civile della Corte di
Appello di Bari ha condannato il Ministero della Giustizia a
pagare alla ex sindaca un indennizzo pari a circa 15 mila euro
"per irragionevole durata del processo penale".
La prima cittadina, eletta con una lista civica di
centrosinistra, era stata denunciata nel gennaio 2000 da cinque
consiglieri comunali e poi processata con altri 11 imputati, tra
assessori, dirigenti e dipendenti comunali, accusati di falso e
concussione per la retrodatazione di una delibera per l'accesso
ad un finanziamento per lavori di ristrutturazione di una scuola
elementare. Il processo è cominciato nel 2004 con il rito del
giudizio immediato. Il primo grado si è concluso (con
l'assoluzione per quasi tutti i reati e la prescrizione per
altri) nel 2015 dopo 39 udienze, il secondo grado nel febbraio
2020 dopo 5 udienze. Accogliendo il ricorso del difensore,
l'avvocato Domenico Conticchio, il giudice delegato aveva già
riconosciuto nei mesi scorsi un indennizzo pari a circa 6.500
euro, calcolando gli anni di "durata in eccesso" rispetto a
quella di 5 anni prevista per due gradi di giudizio. La difesa
ha presentato reclamo chiedendo di più. I giudici le hanno dato
ragione per l'"angoscia, ansia, frustrazione e senso di
umiliazione che derivano all'imputato che aneli a vedere
proclamata la propria innocenza, stati psicologici da ritenersi
vieppiù amplificati in un soggetto che rivesta una carica
pubblica e sia perciò maggiormente esposto a vedere seguita dai
mass media la propria vicenda giudiziaria". Hanno quindi
riconosciuto alla ex sindaca un risarcimento di circa 14 mila
euro. (ANSA).
Ex sindaca assolta dopo 20 anni,Ministero Giustizia la risarcirà
Corte Appello Bari, 14 mila euro per eccessiva durata processo