(ANSA) - ROMA, 10 GEN - "Siamo amici da dieci anni. Sto
aiutando i due genitori perché loro non stanno bene".
"Le salme - dice l'uomo - rimarranno qui in Italia, è
impossibile portarle in Bulgaria. Nel frattempo continuiamo a
vivere nel campo perché non abbiamo altro posto". Nella sua
omelia monsignor Renna ha ribadito la necessità di avere sempre
"cura dei bambini". Poi il monito ai due genitori e alla
popolazione bulgara che vive nel ghetto: "Quella non è vita né
per voi né per i bambini. Voi siete qui per lavorare ma mai
barattare la nostra dignità con un solo denaro - ha aggiunto -
Il ghetto non è un luogo in cui vivere. Andate a vivere in un
luogo più dignitoso. Non fate più dormire i vostri bambini in
mezzo ai cartoni e agli stracci". Poi Renna si è rivolto alle
autorità presenti in chiesta auspicando che lo Stato faccia in
modo da eliminare quel ghetto. (ANSA).
Funerali bimbi morti in rogo baracca,salme restano in Italia
Vescovo, "quella non è vita, quello non è un luogo dignitoso"