(ANSA) - BARI, 08 MAR - Comparto della pesca in stato di
agitazione anche a Molfetta, nel Barese, per il caro gasolio. La
crisi internazionale ucraina ha prodotto effetti negativi anche
per le marinerie, impossibilitate a uscire in mare per il prezzo
del carburante che ha raggiunto i massimi storici.
Servono misure immediate e indennizzi diretti. Oggi pomeriggio
ci sarà una riunione al Ministero delle Politiche agricole,
alimentari e forestali, alla quale parteciperemo in streaming.
In queste ore a Roma si sta lavorando a un disegno di legge per
arginare il problema. Proponiamo due soluzioni: o un fermo
straordinario, come avvenuto nel periodo pandemico, oppure
un'altra via percorribile potrebbe essere quella del credito di
imposta".
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha incontrato i
pescatori per farsi portavoce del problema a livello regionale e
governativo. "Mi impegno - ha detto il primo cittadino - a
sollecitare immediatamente un intervento della Presidenza del
Consiglio dei ministri perché, come per il comparto agricolo, la
marineria non può essere lasciata sola. Occorrono aiuti e misure
straordinarie e immediate, anche a livello regionale, per dare
la possibilità ai nostri marittimi di tornare in mare perché con
il prezzo del gasolio alle stelle non è possibile riprendere le
attività di pesca, con tutte le sue conseguenze". (ANSA).
Benzina: protesta pescatori Molfetta, 'Governo intervenga'
'Proponiamo un fermo straordinario o credito di imposta'