(ANSA) - BARI, 12 MAG - Gli operatori del Consorzio di
Gestione di Torre Guaceto hanno salvato una tartaruga marina al
largo della spiaggia delle conchiglie che aveva ingoiato un amo
da pesca e aveva ancora la lenza che le usciva dalla bocca. La
Caretta caretta è stata avvista in mare da operatori dell'area
protetta, soccorsa e portata a terra.
Se la tartaruga non riuscirà ad espellere l'amo autonomamente,
sarà trasferita nel Dipartimento veterinario dell'Università di
Bari ed affidata alle cure del professore Antonio Di Bello. Nel
frattempo, a Torre Guaceto riceverà tutte le attenzioni delle
quali ha bisogno e l'equipe del Consorzio l'ha ribattezzata con
il nome Gilda. E' probabile, spiegano gli operatori, che la
tartaruga sia rimasta impigliata all'amo nel tentativo di
nutrirsi del pesce catturato con il palangaro, strumento di
pesca costituito da una lunga lenza di grosso diametro con
inseriti, ad intervalli regolari, spezzoni di lenza più sottile
portanti ognuno un amo, e che, notata la cattura accidentale, il
pescatore coinvolto abbia tagliato la lenza lasciandola andare.
"Preghiamo chiunque - ha dichiarato Alessandro Ciccolella,
biologo marino e direttore della riserva - pescatori in primis,
avvisti una tartaruga in sofferenza o ne catturi una
accidentalmente, di chiamarci subito, solo cooperando, possiamo
salvare questi animali". (ANSA).
A Torre Guaceto salvata tartaruga con amo da pesca in gola
Appello a pescatori, avvertiteci in caso di pesca accidentale