(ANSA) - BARI, 21 GIU - La mancata consegna di una
raccomandata costerà a Poste Italiane 676 euro. Lo ha deciso la
giudice di pace di Putignano (Bari) Tiziana Gigantesco, che ha
condannato Poste Italiane a risarcire una cittadina per la
mancata consegna di un atto giudiziario spedito con
raccomandata.
La vicenda risale al marzo 2021. La raccomandata contenente un
atto giudiziario era stata spedita dall'ufficio postale di
Putignano il 4 marzo al costo di circa 10 euro. L'11 marzo era
stata restituita con la dicitura "nome non presente su
citofono/cassetta irreperibile". Gli avvocati citati nell'atto
giudiziario, Rocco Mario Pisconti e Federico Carbonara, sono poi
andati personalmente, il 19 marzo, in Tribunale a Bari per
chiedere la notifica dell'atto, pagando ulteriori 24 euro. Atto
che è stato poi consegnato il 29 marzo a mano dall'ufficiale
giudiziario "allo stesso indirizzo di residenza indicato
correttamente nella tentata notifica" chiesta a Poste Italiane.
E' stata la stessa società, giorni dopo, a rispondere alla
segnalazione del disservizio spiegando di aver "richiamato
l'addetto ad un corretto svolgimento dell'attività lavorativa" e
quindi "riconoscendo l'inadempimento" con conseguente indennizzo
di circa 50 euro, parti a cinque volte il costo della spedizione
non andata a buon fine. Importo ritenuto dalla giudice non
sufficiente a risarcire il danno subito. (ANSA).
Postino non consegna raccomandata, condanna Poste Italiane
Risarcimento danni da oltre 600 euro a cittadina del Barese