(ANSA) - BARI, 07 OTT - Biosensori elettronici potrebbero
scovare anche un singolo batterio di Xylella fastidiosa in tempi
rapidi, prima che i suoi effetti siano visibili, permettendo
interventi di contrasto più efficaci alla fitopatia che sta
distruggendo gli ulivi nell'area del Salento e sta attecchendo
anche in altre province pugliesi. È questo l'obiettivo della
ricerca dell'Istituto per la protezione sostenibile delle piante
(Cnr-Ipsp) e dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie
(Cnr-Ifn) del Consiglio nazionale delle ricerche, in
collaborazione con i Dipartimenti di Chimica, Farmacia-Scienze
del Farmaco e Fisica dell'Università di Bari, con il contributo
di Agritest.
"La rivelazione ultrasensibile di Xylella fastidiosa si è
avvalsa fino ad ora di test di rilevamento molecolare, che
impiegano come target il Dna del batterio stesso. Tali analisi,
tuttavia, prevedono l'impiego di infrastrutture di laboratorio,
assieme a tempi di analisi di almeno tre ore. L'innovativa
piattaforma elettronica proposta dal team di ricercatori baresi
consentirebbe invece la rivelazione del singolo batterio in
appena 30 minuti direttamente in campo", osserva Luisa Torsi,
ordinaria di chimica analitica dell'Università di Bari e
vicepresidente del Consiglio scientifico del Cnr, che ha
coordinato la ricerca.
Donato Boscia, responsabile della sede barese dell'Istituto
per la protezione sostenibile delle piante (Cnr-Ipsp), aggiunge
che "la rivelazione precoce del batterio e le misure di
contenimento messe in atto sui territori regionali sembrano aver
rallentato la corsa del batterio. E servono strumenti rapidi e
affidabili per diagnosticare e intervenire precocemente cercando
di arrestare la malattia, per la quale finora non sono state
trovate cure capaci di risanare le piante infette". (ANSA).
Xylella: Cnr-Uniba, biosensori scovano batterio prima che agisca
Studio su piattaforma elettronica, rilevazioni in 30 minuti