(ANSA) - BARI, 15 GEN - "A Taranto l'inquinamento cresce,
come dimostrato da una lettera che, in data 5 gennaio, la
dirigenza di Arpa Puglia ha inviato ai commissari dell'ex Ilva,
chiedendo di intervenire per ridurre le emissioni di benzene,
composto tossico che genera il cancro, in particolar modo
rilevati dalla stazione situata nel quartiere Tamburi dove i
dati parlano, a novembre 2022, di una media di benzene pari a
3,3 nanogrammi per metro cubo, un valore superiore alle medie
rilevate dal 2019 al 202". Lo afferma in una nota il
co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza
Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, aggiungendo che "intanto il
governo Meloni intende introdurre, per decreto, l'immunità
penale a favore degli amministratori ex Ilva, sancendo
l'impossibilità, da parte dell'autorità giudiziaria, di emanare
provvedimenti interdittivi, come ad esempio i sequestri nei
confronti dello stabilimento, e legando le mani ai magistrati".
"Il provvedimento proposto dal Governo Meloni - prosegue
Bonelli - viola le norme dello Stato italiano in materia
ambientale e quelle relative alla salute e alla sicurezza sui
luoghi di lavoro, infliggendo un colpo mortale alle possibilità
di riscatto sociale e di risanamento ambientale di un luogo che,
da decenni ormai, è martoriato dall'inquinamento". "Inoltre -
conclude - contrasta con le decisioni della Corte di Giustizia
Europea che ha condannato l'Italia per il grave inquinamento
della città di Taranto. Il Governo Meloni invece di accelerare
sulle bonifiche, utilizzando risorse per risanare luoghi
altamente inquinati, sancisce con decreto legge che a Taranto
c'è libertà di inquinare nell'impunità più totale, mettendo a
rischio ancora la salute dei cittadini e impedendo loro le
possibilità di riscatto". (ANSA).
Ex Ilva: Bonelli, Arpa rileva record emissioni benzene a Taranto
'E governo vuole introdurre immunità penale per amministratori'