(ANSA) - LECCE, 16 GEN - Come accaduto per l'ex gip di Trani
Michele Nardi, riparte da zero e si sposta a Potenza anche il
processo agli ex pm Antonio Savasta e Luigi Scimè imputati in
seguito all'inchiesta della Procura di Lecce sulla "Giustizia
svenduta" al Tribunale di Trani dal 2014 al 2018 per sentenze e
azioni giudiziarie pilotate. I giudici della Corte d'Appello di
Lecce (presidente Nicola Lariccia) hanno infatti annullato la
sentenza di condanna in abbreviato (10 anni inflitti a Savasta e
4 anni a Scimè), trasmettendo gli atti alla Procura di Potenza.
La Corte ha accolto così l'eccezione di incompetenza
territoriale-funzionale presentata dalle difese sulla scorta di
quanto deciso lo scorso settembre dal gip di Lecce Laura
Liguori che, in merito al terzo filone dell'inchiesta, nel quale
compaiono 12 persone tra cui Emilia Savasta, la sorella dell'ex
pm, aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale
trasmettendo gli atti alla Procura di Potenza, aderendo così
all'impostazione data dalla Corte d'Appello in altra
composizione. Lo scorso primo aprile la Corte d'appello (in
altra composizione) aveva annullato la sentenza di primo grado
con la quale l'ex gip Nardi era stato condannato a 16 anni e 9
mesi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione
in atti giudiziari (ANSA).
Pm arrestati: annullate condanne primo grado Savasta e Scimè
Come per ex gip Nardi, il processo riparte da zero a Potenza