(ANSA) - BARI, 27 GEN - Il gup del Tribunale di Bari
Antonella Cafagna ha condannato 121 imputati a pene comprese tra
i 30 anni e un anno e sei mesi di reclusione e ne ha assolti
altri 14 al termine del processo a presunti capi e affiliati del
clan mafioso Strisciuglio di Bari. Gli imputati sono accusati
associazione mafiosa, traffico e detenzione di droga e armi,
estorsioni a commercianti, lesioni e una rissa nel carcere di
Bari risalente al gennaio 2016 che coinvolse 41 detenuti con
lamette e taglierini, nella quale rimasero feriti anche alcuni
agenti penitenziari.
L'indagine di polizia e carabinieri, chiamata "Vortice
maestrale", ha ricostruito - anche grazie alle dichiarazioni di
21 collaboratori di giustizia - gerarchia e attività illecite
del clan, dal 2015, per il controllo del territorio nei
quartieri baresi Libertà, roccaforte storica del gruppo mafioso,
San Paolo, San Pio-Enziteto, Santo Spirito e San Girolamo e nei
comuni di Palo del Colle e Conversano. Tra gli episodi
contestati ci sono un tentativo di intimidazione alla famiglia
di un "pentito" della provincia, con 600 grammi di tritolo
lasciati davanti alla porta di casa, aggressioni con mazze da
baseball per donne contese, lettere dal carcere con ordini di
uccidere, droga e telefonini fatti entrare nelle celle con
fionde, droni o tramite parenti in visita. Gli imputati sono
stati condannati a risarcire le parti civili: l'associazione
Libera e il Comune di Bari. (ANSA).
Mafia: 121 condanne per boss e affiliati clan Strisciuglio Bari
Inflitte pene anche superiori alle richieste dei pm