(ANSA) - CERIGNOLA, 07 FEB - Sono 36 i lavoratori impiegati
'in nero' o con posizioni irregolari scoperti dalla Guardia di
finanza in una Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di
Cerignola (Foggia). Dei 50 lavoratori impiegati nella struttura
sanitaria, 21 sono risultati completamente 'in nero', quattro
dei quali percepivano anche il reddito di cittadinanza; altri 15
erano sprovvisti di copertura assicurativa Inail.
I dipendenti in nero erano stati inquadrati come soci
volontari e i compensi a loro corrisposti venivano documentati
sotto forma di rimborsi spese. Le indagini dei finanzieri hanno,
invece, dimostrato l'esistenza di un vero rapporto di lavoro
subordinato. Il titolare della Rsa - precisano i finanzieri -
rischia fino a un milione di euro di multa. La Gdf ha proposto
alla Direzione Territoriale del Lavoro la sospensione
dell'attività in virtù dell'impiego di lavoratori in nero in
misura superiore al 10% del totale dei dipendenti; mentre per i
beneficiari di reddito di cittadinanza è stata inviata
segnalazione all'Inps per la sospensione del contributo
indebitamente percepito. L'azienda ha provveduto a regolarizzare
la posizione dei lavoratori in nero, assumendoli dalla data del
loro effettivo impiego e garantendo loro tutte le forme
assicurative previste. (ANSA).
In Rsa nel Foggiano 36 dipendenti irregolari
Alcuni percepivano il reddito di cittadinanza