Nell'ospedale 'Dimiccoli' di Barletta è stato avviato oggi
uno studio di ricerca per la diagnosi dei tumori professionali,
ovvero insorti in ambito lavorativo, nella provincia di
Barletta-Andria-Trani, sui pazienti ricoverati per neoplasia.
L'attività è a cura della unità operativa di 'Sicurezza e
Sorveglianza' sanitaria con lo Spesal, e i dipartimenti di
Oncologia e Chirurgia. Lo scopo, spiegano dalla Asl BT, è
attuare "misure medico-legali a favore del singolo lavoratore;
verificare l'efficacia delle misure preventive nei luoghi di
lavoro; diffondere le conoscenze sul rischio cancerogeno nella
realtà locale". "La Asl Bt - spiega il responsabile dell'unità
operativa sicurezza e sorveglianza sanitaria, Danny Sivo - offre
la possibilità di approfondire se le neoplasie presenti tra i
pazienti ricoverati siano o meno di origine lavorativa
denunciando la malattia professionale attraverso il Centro di
oncologia del lavoro, unico in Puglia che, attualmente, consente
la diagnosi di tumori da lavoro offrendo un servizio pubblico
utile anche ad aumentare la sensibilità sui luoghi di lavoro su
questa tematica".
"L'insorgenza del tumore avviene spesso dopo il
pensionamento, evidenzia Sivo, e quindi raramente il medico del
lavoro segue un paziente affetto da neoplasia". Il gruppo di
lavoro predisporrà schede di associazione mansione
lavorativa/neoplasia professionale e un questionario per la
raccolta standardizzata dei dati e dei fattori di rischio
cancerogeno non professionali; saranno definiti anche moduli di
segnalazione per i medici ospedalieri, in caso di sospetta
neoplasia professionale, e per la ricerca attiva dell'eziologia
professionale nei pazienti ricoverati. (ANSA).
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