(ANSA) - BARI, 08 MAR - La sentenza nei confronti di cinque
imputati nel processo celebrato in Grecia non può essere
applicata in Italia, come invece chiesto dalla difesa. Lo hanno
sottolineato i pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano
cominciando così le loro repliche dinanzi al Tribunale di Bari
nel corso del processo per il naufragio della Norman Atlantic,
avvenuto a largo delle coste albanesi nella notte tra il 27 ed
il 28 dicembre 2014 e che causò la morte di 31 persone e il
ferimento di 64 passeggeri.
La sentenza greca riguarda i principali esponenti della
società Anek Lines, noleggiatrice del traghetto. In quattro
(Ioanni Verdinoyannis, Pavlos Fantakis, Georgios Katsavenaki e
Lazaros Chatzavramidis) hanno ottenuto pene dimezzate in
Appello, poi convertite in una sanzione pecuniaria da 20mila
euro perché accusati di reati colposi. Un altro, Dimosthenis
Sotiropoulos, è stato invece assolto. Per loro in Italia sono
invece state chieste pene pesanti: Verdinoyannis, rappresentante
legale di Anek, è accusato di naufragio e omicidio plurimo
colposo con l'aggravante della colpa cosciente, per lui sono
stati chiesti nove anni di reclusione; per Fantakis, supervisore
a bordo della stessa azienda noleggiatrice, Katsavenaki (legale
rappresentante di Anek) e Chatzavramidis la richiesta è invece
di otto anni di reclusione. Per la difesa, la sentenza greca
dovrebbe essere applicata immediatamente in Italia e determinare
l'improcedibilità nel nostro Paese, rispettando il principio per
il quale "non si può essere giudicati due volte per lo stesso
reato dopo una sentenza diventata definitiva, come riconosciuto
a livello di Unione europea con diverse norme", come avevano
detto gli avvocati Mario Scopesi e Nicola Scognamillo
nell'udienza del 21 dicembre 2022. La Procura di Bari ritiene,
invece, che quella sentenza non sia riconoscibile nel nostro
Paese perché fondata su una presunta "discriminazione basata
sulla nazionalità", hanno detto i pm, rilevando che il Tribunale
greco ha affrontato solo le posizioni degli imputati greci,
tralasciando gli italiani fra i quali ci sono l'armatore Carlo
Visentini e il comandante Argilio Giacomazzi (per entrambi la
Procura di Bari ha chiesto nove anni di reclusione). (ANSA).
Norman Atlantic:pm Bari, sentenza greca non valida in Italia
La pubblica accusa chiede di rigettare le richieste della difesa