(ANSA) - BARI, 12 APR - L'ultimo episodio, nelle campagne di
Foggia, è avvenuto nelle vicinanze di Borgo Mezzanone dove sono
sparite 110 file di asparagi locali. A denunciare il
moltiplicarsi dei raid sul territorio, specialmente nelle ore
notturne, è Coldiretti Puglia, secondo la quale "le attività
criminose sono legate alla stagionalità delle produzioni" e sono
condotte attraverso "squadre ben organizzate che tagliano i
ceppi dell'uva da vino a marzo e aprile, rubano le ciliegie a
maggio, l'uva da tavola da agosto a ottobre, le mandorle a
settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto
l'anno" preferendo, in particolare, "i carciofi brindisini e gli
asparagi foggiani" e portando via anche "gli olivi monumentali
perché qualcuno evidentemente li ricerca".
Secondo Coldiretti, "alla base dei furti ci sono specifiche
richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai
mercati", il fenomeno è diventato talmente preoccupante da aver
spinto "alcuni agricoltori a organizzarsi con ronde notturne e
diurne". Per questo Coldiretti chiede "l'attivazione di una
cabina di regia tra il ministero delle Politiche agricole e il
ministero dell'Interno che coordini le attività delle forze
dell'ordine", sostenuto "con l'intervento dell'esercito in
alcune aree a forte rischio".
Secondo Coldiretti, le agromafie impongono i prezzi dei
prodotti agricoli "con i classici strumenti dell'estorsione e
dell'intimidazione", arrivando anche a rilevare direttamente
alcuni esercizi commerciali approfittando della crisi economica,
"grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre
attività criminose". In questo modo distruggono "la concorrenza
e il libero mercato legale" e soffocano "l'imprenditoria
onesta", compromettendo "in modo gravissimo la qualità e la
sicurezza dei prodotti, con l'effetto indiretto di minare
profondamente l'immagine dei prodotti italiani e il valore del
marchio made in Italy". (ANSA).
Agromafie, Coldiretti Puglia 'allarme furto prodotti stagionali'
A Foggia sparite 110 file di asparagi locali