(ANSA) - BARI, 19 APR - "Mi ha colpito fortemente la modalità
con cui lui ha esercitato eroicamente le virtù teologali e
cardinali, ma soprattutto la sua capacità di superamento delle
difficoltà nell'affidamento a Dio nella preghiera perché oggi è
acclamato ma ieri era, in alcuni circoli, combattuto come uomo e
vescovo. Oggi si applaude don Tonino, ieri non veniva capito
fino in fondo".
Per frate Mastromatteo, il vescovo di Alessano (Lecce) "è
stato un attuatore del Concilio vaticano II, ma non capito
perché, in qualche misura, ha precorso i tempi ovvero i tempi
odierni di Papa Francesco". "Vivere le azioni che ha vissuto 40
anni fa era altra cosa che viverle oggi - spiega il
vicepostulatore - oggi magari rientrano nella normalità perché è
l'auspicio di tutta la Chiesa anche ad intra. Ma un tempo non
era così. Non è un caso che sia stato richiamato a più riprese
anche dalla stessa Santa sede". Per la giornata di domani sono
previsti diversi appuntamenti organizzati sia ad Alessano, il
paese in provincia di Lecce dove don Tonino è nato, sia a
Molfetta (Bari), diocesi di cui è stato vescovo e dove arriverà
l'arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza
episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi che
presiederà la concelebrazione eucaristica alle 19 in cattedrale.
"Siamo felici di celebrare il trentesimo anniversario del giorno
di nascita al cielo di don Tonino Bello. Siamo tutti in attesa
della beatificazione che avverrà quando la Chiesa riconoscerà un
miracolo avvenuto grazie a Dio e per intercessione del
venerabile don Tonino Bello - conclude fra Alessandro - Il
popolo è in preghiera perché attende che il Signore confermi
attraverso questo miracolo la sua santità di vita. È necessario
il primo miracolo per la beatificazione e poi un secondo
miracolo per la canonizzazione". (ANSA).
Don Tonino Bello, 'ora applaudito, ieri combattuto'
Parla vicepostulatore. Domani messa card.Zuppi a 30 anni morte