Le capsule di caffè diventano riso per il Banco alimentare
L'iniziativa di Nespresso da oggi è estesa alla Puglia
Redazione Ansa
(ANSA) - BARI, 30 MAG -
Da una capsula di caffè usata possono nascere penne, biciclette, coltellini, segnalibri. Ma anche un compost naturale, impiegato per fertilizzare alcune risaie in provincia di Novara dalle quali nascono chicchi di riso, cento per cento made in Italy, destinati a essere donati al Banco alimentare. Proprio questo è il cuore del progetto Da chicco a chicco avviato nel 2011 da Nespresso ed esteso da oggi anche alla Puglia, dove a beneficiarne saranno il Banco alimentare della Puglia onlus e il Banco alimentare della Daunia intitolato a Francesco Vassalli. Il programma prevede il recupero e il riciclo delle capsule attraverso diverse fasi, che partono dalla loro consegna, da parte dei clienti, nelle aree recycling presenti all'interno delle boutique e nelle isole ecologiche partner dell'iniziativa in tutta Italia. "Le capsule raccolte sono trattate in un impianto che consente di dividere il caffè dall'alluminio - spiega Silvia Totaro, sustainability & she manager di Nespresso Italiana - e i due materiali vengono avviati a un processo di recupero e di riciclo". L'alluminio viene mandato nelle fonderie dove viene trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette o coltellini. Il caffè viene invece utilizzato per creare il compost naturale. "Questo - prosegue Totaro - a sua volta viene usato come fertilizzante nelle risaie. Il riso ottenuto viene riacquistato da Nespresso e donato ai banchi alimentari della Puglia, della Lombardia, del Lazio e del Piemonte". Dal 2011 a oggi sono stati oltre cinque milioni di piatti di riso donati dalla multinazionale al Banco alimentare. "Il nostro obiettivo con il lancio del progetto anche in Puglia - prosegue Totaro - è di donare altri centomila piatti di riso nel 2023, ampliando i punti di raccolta per la consegna delle capsule usate". Sono circa 30mila i piatti destinati al Banco alimentare della Daunia. "Sono pari a 27 quintali di alimenti - conferma il direttore Gianluca Russo -. Così riusciremo a soddisfare la richiesta di oltre 19mila persone che vivono in stato di bisogno". Altri 70mila saranno donati al Banco alimentare della Puglia onlus. "Saranno consegnati ai 52mila indigenti che giornalmente assistiamo - conclude il presidente Luigi Riso -.Tutto questo viene inserito in un discorso di economia circolare".