Puglia

'Non mangiare pesce crudo', intercettazioni choc in indagine Nas

Procuratore Trani, 'intossicati anche in rianimazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRANI, 04 LUG - C'è l'intercettazione di un dialogo che ha sconcertato gli investigatori nei verbali delle indagini sul tonno adulterato che stamani ha portato il Nas di Bari ad eseguire 18 misure cautelari a carico di altrettanti indagati tra la Puglia e la Campania. Le misure sono state eseguite dopo che - ha spiegato il procuratore di Trani, Renato Nitti - "nella prima fase di indagine alcuni degli intossicati sono finiti in rianimazione o in terapia intensiva". Il dialogo - secondo l'accusa - dimostra la consapevolezza degli indagati sui reati compiuti.
    L'intercettazione è del settembre 2021 e ad assere captata è la voce di una dipendente della società di certificazione coinvolta che dice 'Me li sogno la notte i cristiani che si sentono male. Nessuno ci ha lasciato le penne solo per grazia del Signore: non mangiare pesce crudo".
    Secondo il procuratore, lo stralcio della conversazione dimostra che tra i dipendenti del laboratorio di analisi "vi è la volontà di scremare i dati o di ometterli", per "massimizzare il volume di affari viste le centinaia di chili di prodotto adulterato commercializzato in tutta Italia". Le sostanze vietate usate per "rendere più appetibile il prodotto" erano nitriti e nitrati.
    Secondo quanto emerso, il tonno pinna gialla (Thunnus Albacares, da cui prende il nome l'operazione), prima della sua immissione in commercio, veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite, per esaltarne l'aspetto e il colore "ma rendendolo, di fatto, nocivo per la salute dei consumatori".
    (ANSA).
   

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