Puglia

Puglia seconda in Italia per produzione energie rinnovabili

Presentato lo studio del gruppo The House - Ambrosetti

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 11 LUG - La Puglia è terzultima in Italia per Pil pro capite (18.209 euro), nonostante registri una crescita del 7,1% nell'ultimo anno, ed è quartultima sul fronte occupazione (anche se è al quarto posto per crescita annuale) mentre, in termini Neet, un giovane su quattro (il 26%) è ancora escluso da percorsi di istruzione, formazione e lavoro. In compenso è seconda per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (9,2% del totale italiano, seconda solo alla Lombardia) e prima per lo sviluppo di energia eolica (pari a oltre un quarto della produzione italiana, il 25,2%). Sono alcuni dei dati emersi nel corso della tavola rotonda 'Politiche vincenti per l'attrattività della Puglia', organizzata dalla Regione Puglia e The european house - Ambrosetti. Presenti, fra gli altri, il governatore Michele Emiliano, e il managing partner & ceo di The european house - Ambrosetti, Valerio De Molli.
    Lo studio mette in luce anche alcuni punti di forza del territorio: la Puglia è seconda in Italia per contributo al valore aggiunto nazionale dell'industria (3,4%) e terza per tasso di natalità delle imprese dopo Lazio e Campania. La Regione è, inoltre, quarta per incidenza di giovani sulla popolazione e sesta per tasso di natalità (il 6,7% ogni mille abitanti). Dalla ricerca emerge anche che la Puglia dispone del più alto numero di aziende agricole in valore assoluto (oltre 191mila), ma si posiziona all'ultimo posto come numero di aziende agricole che hanno introdotto processi innovativi.
    Inoltre è tra le prime dieci regioni per valore aggiunto prodotto dal settore della logistica, in particolare è settima per il trasporto terrestre (1,3 miliardi di euro), è seconda per numero di Bandiere blu (22), e quinta per traffico croceristico (con oltre 614mila passeggeri annui). La Puglia è infine prima al Sud per indice di digitalizzazione (Desi), ma ancora indietro rispetto alla media nazionale, ed è prima per investimenti in programmi di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie. (ANSA).
   

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