(ANSA) - BARI, 07 AGO - "Non ha senso tagliare la
decarbonizzazione dell'ex Ilva, con la prevista costruzione dei
forni elettrici a riduzione diretta che è già stata appaltata:
come spieghiamo all'opinione pubblica che abbiamo tagliato un
intervento che ha a che fare con la transizione energetica che
l'Unione europea considera strategica e un modello per l'intera
Europa, se con la rimodulazione del Pnrr abbiamo bloccato
un'operazione così importante e simbolica?". Lo ha dichiarato il
vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore
pugliese, Michele Emiliano, al termine dell'incontro politico
della Conferenza, alla presenza del ministro Raffaele Fitto,
sulla proposta di revisione del Pnrr e capitolo RePowerE.
"Il Pnrr - ha aggiunto - ha quattro pilastri: il riequilibrio
nord-sud, la questione generazionale, la questione di genere, la
transizione energetica. Ma, come ha chiesto il presidente Zaia,
sarebbe interessante se riuscissimo a comprendere non solo le
proposte generali del governo, ma anche quelle di dettaglio, per
una questione di trasparenza: dobbiamo avere la certezza che
queste rimodulazioni abbiano un senso".
"Per esempio, nella mia regione non ha senso il taglio delle
misure sul dissesto idrogeologico, perché le gare sono tutte
pronte e finanziabili. Mi rendo conto che non è facile - ha
continuato il governatore della Puglia - ma si deve cercare la
maniera per discuterne in maniera più approfondita".
"Voglio ricordare inoltre che il Pnrr in gran parte copre
appalti precedenti al Pnrr stesso: l'intera ferrovia Napoli-Bari
ha questa caratteristica. E non siamo stati in grado di
conoscere quale fine abbiano fatto i soldi nazionali che sono
stati revocati sulla Napoli-Bari e che erano già assegnati al
sud: abbiamo così dovuto 'tollerare' - ha concluso Emiliano -
che la parte destinata al Sud del Pnrr calcolasse anche la
Napoli-Bari che era già finanziata". (ANSA).
Emiliano, tagliare dal Pnrr decarbonizzazione ex Ilva non ha senso
'Dobbiamo avere certezza sulle rimodulazioni'