Puglia

Disagi al concerto dei Negramaro, Sangiorgi 'non dipesi da noi'

Polemiche sui social. "Sono triste, ce l'abbiamo messa tutta"

Redazione Ansa

(ANSA) - LECCE, 14 AGO - "Sono profondamente triste per quello che è successo a molti di voi, ma fiducioso che possiate comprendere tutto il nostro amore". È uno dei passaggi del video pubblicato sui social da Giuliano Sangiorgi, frontman della band Negramaro, dopo i disagi legati alla viabilità che si sono verificati sabato pomeriggio per raggiungere l'aeroporto di Galatina, in provincia di Lecce, dove si è tenuto il loro atteso concerto per festeggiare i 20 anni del gruppo salentino. File di chilometri per arrivare a destinazione: c'è chi è giunto nella location individuata con il concerto già iniziato da parecchio e c'è chi invece, nonostante il biglietto acquistato da mesi, ha preferito tornare a casa davanti agli ingorghi. Proteste in rete. Malumori diffusi sui social anche per i parcheggi dislocati in aree di campagna prive di illuminazione distanti oltre un chilometro dall'aeroporto. Per Selvaggia Lucarelli, "il concerto dei Negramaro è stato a quanto pare il più grande disastro organizzativo dell'estate".
    Poche ore fa il lungo video di Sangiorgi. "Purtroppo abbiamo saputo dei problemi. Io in prima persona sono stato coinvolto: mia madre ed i parenti per i quali avevo preso un pulmino -racconta - sono arrivati quasi a metà concerto". "Abbiamo pensato - aggiunge - giorno e notte a costruire un sogno che fosse degno della vostra grandezza: di tutto quello che ci avete dato in questi anni" Il cantante della band, rivolgendosi ai fan, non nasconde la sua amarezza e spiega che i disagi si sono verificati per motivi organizzativi "che non sono dipesi da noi" e "sono successe cose che non dovranno mai più succedere. Ho sofferto e sto soffrendo con voi, per per il fatto che avete messo l'anima per raggiungere il nostro concerto". "Per molti - prosegue - non è stato possibile e spero che si possa trovare una soluzione. Ma spero anche che non si vanifichi quello che i Negramaro hanno voluto fortemente: portare quello che avremmo potuto fare in posti più consoni, abituati ai grandi eventi, a Lecce nel Salento". (ANSA).
   

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